Biden esclude Cina e Russia dal summit sulla democrazia

Escluse anche Turchia, Egitto e Ungheria. La protesta di Budapest: “Fuori perché amici di Trump”. Tensione tra i Paesi coinvolti

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha convocato per i prossimi due giorni, il primo vertice internazionale per la democrazia. L’obbiettivo è quello di incontrare e discutere insieme ai principali leader politici e della società civile nel mondo per formulare “un’agenda per la rinascita democratica e per affrontare le grandi sfide che le democrazie oggi devono affrontare con un’azione collettiva“.

Questi i temi del summit: la difesa contro l’autoritarismo, la lotta alla corruzione e la promozione del rispetto dei diritti umani. Ai partecipanti verrà chiesto di assumere degli impegni specifici per far avanzare la democrazia nei propri Paesi, la cui applicazione verrà verificata nel secondo vertice che Biden vuole svolgere il prossimo anno, questa volta in presenza.

La democrazia non succede per caso, dobbiamo combattere per difenderla, rafforzarla e rinnovarla” ha affermato il presidente americano che ha però preso una decisione forte che sa di condanna: tra i Paesi esclusi dal summit compaiono Russia e Cina. La scelta arriva dopo la volontà da parte di Washington di boicottare politicamente le Olimpiadi invernali di Pechino, decisione presa anche in considerazione del caso della tennista cinese Peng Shuai. Dalla lista degli invitati sono stati esclusi anche la Turchia ed Egitto.

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La conferma ha teso i rapporti tra i Paesi, attivando anche le proteste dell’Ungheria, unica nazione europea esclusa dal summut. Il presidente ungherese Viktor Orban ha cercato di impedire a Ursula von der Leyen di parlare a nome dell’Unione Europea al summit, la presidente Ue non ha accolto la richiesta, ma l’Unione ha dovuto ritirare la dichiarazione ufficiale all’evento che deve essere approvata da tutti i membri.

Per Budapes, la scelta di Biden è una “mancanza di rispetto” e le relazioni tra le due nazioni sono “state al culmine durante la presidenza Trump e chiaramente dalla lista dei Paesi invitati il summit è un evento politico interno. Quindi Paesi che erano in rapporti di amicizia con la precedente amministrazione non sono stati invitati“, afferma una delegazione ungherese al Washington Post.

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L’amministrazione Biden replica: “non c’è stata nessuna considerazione della politica interna per la scelta dei partner del governo” sostenendo che sono stati invitati leader autoritari di Paesi alleati degli Usa come Jair Bolsonaro del Brasile e Rodrigo Duterte delle Filippine che avevano un ottimo rapporto con Trump.

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