Djokovic, chiuso in un hotel che ospita rifugiati. «Vermi e scarafaggi nel cibo»

Attualmente il tennista serbo si trova in una struttura nella periferia di Melbourne che ospita, oggi, 36 richiedenti asilo. L’hotel è da mesi al centro di polemiche per via della condizioni in cui sono costretti a vivere i rifugiati. 

Novak Djokovic – Meteoweek

Novak Djokovic, in attesa di conoscere l’esito dell’appello presentato dai suoi legalisi trova ora al Park Hotel, la struttura che ospita i rifugiati a Melbourne e che nei mesi scorsi è stata al centro di numerose polemiche.

Dove si trova Djokovic

Il tennista serbo ha avanzato la richiesta di trasferimento in un appartamento che lui aveva affittato e dove si trova tutta la sua squadra. Richiesta che, però, non è stata accettata. Per questo motivo, attualmente, Djokovic sta soggiornando al Park Hotel di Melbourne, una struttura che a partire da dicembre 2020, il Governo australiano ha deciso di utilizzare per ospitare i richiedenti asilo. Ad oggi, ce ne sono 36. Si tratta di una grande caserma con 107 stanze che, nei mesi scorsi, ha fatto molto parlare di sé per via di alcuni fatti accaduti al suo interno.

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Tra il mese di ottobre e novembre, infatti, al suo interno è scoppiato un focolaio di Covid. Oltre la metà delle persone ospitate all’interno della struttura sono infatti risultate positive al Covid-19. Chi abita quotidianamente il Park Hotel denuncia anche un cibo scadente, con vermi e scarafaggi. A parlare, in questo caso, è Mehdi Ali, un richiedente asilo: «Nei giorni scorsi è scoppiato un incendio. Ci hanno portati tutti nell’atrio ma non ci hanno portato fuori dall’edificio». Allo stesso tempo c’è chi spera che sia il tennista stesso a parlare pubblicamente «delle condizioni in cui siamo costretti a vivere».

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La posizione del Governo australiano

Karen Andrews, Ministra degli Interni australiana – Meteoweek

Gli occhi in questi giorni sono tutti puntati sull’Australia e sul caso Djokovic. Polemiche che seguono altre polemiche, ma il Governo australiano non si fa intimorire e mantiene la sua posizione. «Djokovic non è detenuto» afferma Karen Andrews. «Può lasciare il Paese quando vuole e la Polizia di frontiera farà di tutto per rendere agevole la sua partenza» aggiunge. Le parole della Ministra degli Interni dell’Australia fanno seguito a quanto affermato dalla famiglia del tennista serbo.

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