Lo Zitromax diventa introvabile. I medici: «Non è un anti-Covid. È usato solo con infezioni batteriche»

Il farmaco che viene usato per curare le infezioni batteriche è diventato introvabile a seguito dell’incremento dei contagi delle ultime settimane. I medici stessi non si spiegano l’aumento delle domande. 

Lo Zitromax è diventato introvabile. Così come sono diventati introvabili anche gli sciroppi per tosse e quelli che si danno ai più piccoli. Le richieste di questi medicinali sono aumentate nell’ultimo periodo caratterizzato da un numero elevato di contagi. Le farmacie, già da lunedì, hanno terminato le scorte e, nonostante le ultime richieste fatte alla casa farmaceutica Pfizer, sanno che dopo la prossima consegna potrebbero esserci seri problemi per reperire il medicinale. Sono gli stessi farmacisti a confermarlo: «Terminate queste confezioni, non ci sarà disponibilità di ordinarne ancora». Per questo motivo, in molti, hanno già fatto richiesta per l’equivalente, l’Azitromicina. «Terminato lo Zitromax, i medici indirizzeranno tutti i pazienti verso questo medicinale» anticipano i farmacisti. Gli stessi, però, sottolineano che, anche in questo caso, la disponibilità del farmaco è limitata.

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L’appello dei medici

I medici stessi non riescono a spiegarsi l’enorme utilizzo che, nell’ultimo periodo, si sta facendo dello Zitromax. Medicinale che, come più volte sottolineato, può essere dato al paziente solo se prescritto dal medico. Non basta quindi recarsi in farmacia ed acquistarlo come accade per altri prodotti che non necessitano di ricetta. Sul caso interviene Fiorenzo Corti, il vicesegretario nazionale della FIMMG (Federazione dei Medici di Medicina Generale), il quale spiega che «la prescrizione dello Zitromax da parte dei medici di famiglia è indicata solo per casi selezionati». Più nello specifico, «quando c’è il sospetto di una infezione batterica».

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Disposizioni, queste, dettate dalla stessa AIFA. Fiorenzo Corti sottolinea, inoltre, che tale farmaco «non è un anti-Covid» e invita tutti ad utilizzarlo con prudenza perché «può dare origine a resistenze batteriche che sarebbe meglio evitare».

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