Ucraina e Russia sull’orlo del conflitto: interviene la Germania, Scholz a Kiev e a Mosca

Ucraina e Russia sull’orlo del conflitto: interviene anche la Germania, il cancelliere Scholz va in missione a Kiev e a Mosca. L’obiettivo principale è quello di mantenere Putin impegnato nei colloqui di pace internazionali.

Scholz a Kiev e a Mosca - meteoweek.com
Olaf Scholz in missione a Kiev e a Mosca (foto di archivio) – meteoweek.com

Con Washington che avverte della concreta possibilità di un’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, questa settimana per il cancelliere tedesco Olaf Scholz inizia con una doppia missione – una a Kiev e l’altra a Mosca. Oggi il suo compito principale sarà quello di pacificare i leader nazionali infastiditi dal rifiuto da parte di di Berlino di fornire armi difensive al Paese, e di adottare una linea più esplicita sulle sanzioni contro la Russia. Più delicata, invece, l’impesa di domani, in quel di Mosca – soprattutto alla luce del drammatico avvertimento degli Stati Uniti (a cui è seguita la decisione di tutti gli altri governi occidentali), che invitano ai propri cittadini a lasciare l’Ucraina.

Con la situazione attuale, l’Ucraina potrebbe rinunciare al suo obbiettivo di entrare nella NATO, nel caso in cui questa decisione fosse necessaria ad evitare una guerra con la Russia. A dichiararlo l’ambasciatore di Kiev nel Regno Unito, Vadym Prystaiko, intervistato su BBC Radio 5. “Potremmo rinunciare, soprattutto se veniamo minacciati, ricattati e spinti verso questa direzione”, ha dichiarato Prystaiko, sottolineando che l’Ucraina è disposta perciò a mostrarsi “flessibile” – nonostante l’obiettivo di entrare nella NATO sia inserito nella Costituzione.

Scende in campo anche la Germania, Scholz a Kiev e a Mosca

Sale la tensione al confine tra Russia e Ucraina, con il rischio di un’invasione da parte delle truppe russe (oltre 100.000 soldati ammassati al confine) dell’Ucraina. Nonostante tutte le rassicurazioni di Mosca, che afferma di non aver intenzione di procedere con un’aggressione militare, la situazione si percepisce già come precipitata. A subire l’influenza di questa tensione anche i mercati mondiali, con il prezzo del petrolio ormai decollato e che ha stabilito cifre da record sui mercati asiatici.

Scholz vola a Kiev e a Mosca - meteoweek.com
Scholz vola a Kiev e a Mosca (foto di Dpa/picture-alliance) – meteoweek.com

Ma le preoccupazioni sono soprattutto politiche. Washington teme infatti che Scholz possa essere l’ultimo leader occidentale ad avere la possibilità, di persona, di persuadere il presidente russo Vladimir Putin a non lanciare alcun assalto al “Paese cuscinetto”. Questo anche alla luce dell’ultima visita effettuata dal presidente francese Emmanuel Macron, la scorsa settimana: visita durante la quale il leader europeo sembra aver fatto ben poco per convincere Putin a disinnescare la crisi.

In una dichiarazione ufficiale rilasciata nella giornata di ieri, Scholz ha in effetti affermato come vi sia al momento “una minaccia molto, molto seria alla pace in Europa“. I funzionari tedeschi hanno cercato di abbassare le aspettative che Scholz, in carica da poco più di due mesi, possa concludere un qualsiasi tipo di accordo con Putin. In tal senso, l’obiettivo principale sarebbe piuttosto quello di mantenere la Russia impegnata nei colloqui di pace internazionali.

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Ma il solo fatto che Scholz sia sceso in campo è tuttavia un gesto significativo. “È importante che Scholz intervenga visibilmente in questo quadro negoziale europeo e internazionale“, ha non a caso affermato Stefan Meister, del Consiglio tedesco per le relazioni estere. Meister, che ha consigliato personalmente il cancelliere in occasione del viaggio, ha infatti evidenziato come lo stesso Scholz sia stato ampiamente “criticato” per non dire mai “praticamente nulla” (“o per non sembrare intelligibile quando dice qualcosa”), oltre che “per non aver svolto un ruolo centrale in questo processo come ha fatto invece l’ex cancelliera Angela Merkel”.

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In questo senso, allora, le visite a Kiev e Mosca rappresentano un ulteriore tentativo del cancelliere socialdemocratico di affermarsi sulla scena internazionale – oltre che di ricostruire una buona reputazione della Germania agli occhi di Washington. “È essenziale che la Germania sia direttamente coinvolta nei colloqui con la Russia e non stia in disparte“, ha affermato Bijan Djir-Sarai, portavoce della politica estera del Partito Democratico Libero (uno dei alleati della coalizione di Scholz). “A Kiev – ha affermato Djir-Sarai – il cancelliere deve chiarire che siamo dalla parte dell’Ucraina” e che l’inviolabilità dell’integrità territoriale dell’Ucraina è “una priorità assoluta”.

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