Draghi, lo stato d’emergenza terminerà il 31 marzo: Il nostro obiettivo è riaprire tutto

La conferma dal premier Mario Draghi, ha deciso che lo stato d’emergenza, la cui fine è fissata al 31 marzo 2022, non verrà prorogato.

Il Premier Mario Draghi – MeteoWeek

“Metteremo gradualmente fine all’obbligo di utilizzo del certificato verde rafforzato, a partire dalle attività all’aperto – tra cui fiere, sport, feste e spettacoli. Continueremo a monitorare con attenzione la situazione pandemica, pronti a intervenire in caso di recrudescenze”. Sono le parole del premier Mario Draghi al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino. “Il Governo è consapevole del fatto che la solidità della ripresa dipende prima di tutto dalla capacità di superare le emergenze del momento. La situazione epidemiologica è in forte miglioramento, grazie al successo della campagna vaccinale, e ci offre margini per rimuovere le restrizioni residue alla vita di cittadini e imprese. Voglio annunciare che è intenzione del Governo non prorogare lo stato d’emergenza oltre il 31 marzo”.

Stop quarantene e mascherine ffp2 a scuola

Con la fine dello stato di emergenza il 31 marzo, quindi da aprile “le scuole resteranno sempre aperte per tutti: saranno infatti eliminate le quarantene da contatto. Cesserà ovunque l’obbligo delle mascherine all’aperto, e quello delle mascherine FFP2 in classe”. Ha precisato Mario Draghi, che ha inoltre aggiunto: “Il nostro obiettivo è riaprire del tutto, al più presto”.

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Il prezzo dell’energia preoccupa

“Oggi, la principale preoccupazione è l’aumento del prezzo dell’energia. Il Governo è intervenuto più volte per aiutare imprese e famiglie – soprattutto le più povere – e per trovare soluzioni strutturali perché questo problema non si riproponga in futuro. La settimana scorsa abbiamo stanziato quasi 6 miliardi di euro, che si aggiungono agli oltre 10 che abbiamo già impiegato a partire dallo scorso anno. Incrementiamo la produzione nazionale di energia rinnovabile e di gas, che potrà essere venduto a prezzi più contenuti di quello importato”, ha spiegato Draghi. “Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è un’opportunità storica per affrontare i problemi che sono rimasti irrisolti per decenni, come la carenza di infrastrutture o le diseguaglianze generazionali e di genere.Dobbiamo attuare il Piano a stretto contatto con associazioni ed enti locali. Perché non esiste una sola ricetta per tutto il Paese, ma dobbiamo adattarci alle esigenze e alle caratteristiche di ogni territorio”.

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La crescita del Paese dipende dalle giuste riforme

“La crescita di lungo periodo del Paese dipende dalla nostra capacità di attuare oggi le giuste riforme e gli investimenti necessari”, il premier ha inoltre aggiunto che “il Governo intende offrire tutto il sostegno necessario a Regioni, Comuni e enti territoriali per semplificare le procedure sugli interventi e coordinare al meglio la loro realizzazione”.

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