Caro Fedez ti scrivo: «Ho il cancro e me ne sbatto… Prendi a pugni la malattia»

Vittorio Feltri in una lettera aperta a “Libero” spiazza tutti e incoraggia Fedez a combattere contro la malattia.

Il cantante, che già nel 2019 aveva confidato di essere a rischio sclerosi multipla, giovedì ha rivelato di avere un «problema di salute» che lo impegnerà in un «percorso importante».

È un Vittorio Feltri inedito, a cuore aperto, quello che ha impugnato la penna per incoraggiare Fedez dopo l’annuncio della malattia del popolare rapper. Lo ha fatto mettendo nero su bianco la sua condizione di uomo malato. A modo suo ovviamente: in maniera diretta e ruvida, il marchio di fabbrica che lo ha sempre contraddistinto nella sua lunga carriera da giornalista.

È così, senza filtri, che Feltri si è rivolto a Fedez. Dopo aver premesso di condividere poco o nulla del pensiero del cantante, Il direttore editoriale di “Libero” confessa di provare simpatia nei sui confronti. E questo lo ha spinto a confidarsi «su un tema che ci accomuna. Quello della salute perduta».

Feltri: operato a marzo per il cancro

Feltri, 78 anni, rende pubblico così di essere malato di cancro e di essersi operato a marzo dopo che l’ultima tac aveva rivelato la sgradita presenza di un «nodulo al petto, parte sinistra (la sinistra mi è sempre stata sulle palle)». E dopo gli accertamenti medici è arrivato il verdetto inappellabile: «cancro, bisogna intervenire col bisturi».

Il giornalista, ultimamente approdato in politica nelle file di Fratelli d’Italia, esorta il cantante a non farsi abbattere dalla malattia e lo invita anzi a contrattaccare: «Ti prego, non farti intimidire (…). Non deprimerti, i malanni fanno parte della natura che è nostra nemica, dobbiamo batterla con la volontà». E, con il suo stile inconfondibile, lo mette al corrente del suo approccio in questa ultima battaglia: «Non sono capace di consolarti, però ti segnalo che io del mio tumore me ne sbatto i coglioni. Brutta frase, ma vera. Finché starò al mondo litigherò con chiunque, perfino col cancro». Perciò, conclude Feltri, «dammi retta, non piangere, fai a pugni con la sfiga, avrai ragione tu».

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