Bergamo chiama Bucha: presto gemellate le due città

Presto Bergamo sarà gemellata con Bucha. L’idea parte del primo cittadino della città orobica. La proposta è stata consegnata oggi.

Un segno di vicinanza tra le due città simbolo di due momenti drammatici della storia più recente.

Giorgio Gori, sindaco di Bergamo – Meteoweek

Gemellare Bergamo e Bucha. La proposta arriva dal sindaco di Bergamo, Giorgio Gori. A lui è venuta l’idea di unire le città-simbolo di due crisi. La prima, Bergamo, simbolo della crisi pandemica, col corteo di camion pieni di morti di Covid nella primavera del 2020. La seconda, Bucha, simbolo della crisi bellica, teatro di una strage di civili per mano russa. Le bare e le fosse comuni.

Così presto ci sarà il gemellaggio tra Bergamo e Bucha, La proposta di Gori è già arrivata all’omologo di Bucha, Anatoliy Feroduk. A recapitargliela, oggi, è stato Piersilvio Fagiano. È il direttore generale del Cesvi, Ong bergamasca. Da alcuni giorni è in Ucraina per  l’emergenza umanitaria scoppiata con la guerra.

“Feroduk è stato molto felice di questa proposta, che sarà approvata alla prima riunione del consiglio comunale di Bucha, la prossima settimana – ha fatto sapere Fagiano – Il sindaco ha messo a disposizione di Cesvi un ufficio nelle strutture del Comune e ci ha consegnato un elenco delle priorità”.

Bucha si trova a una trentina di chilometri a nord-ovest da Kiev, verso la frontiera con la Bielorussia. È stata una delle prime città a finire sotto il controllo russo. Dopo la liberazione sono venute a galla le atrocità commesse a danno dei civili durante l’occupazione, durata settimane. Prima dello scoppio del conflitto, a Bucha vivevano in 53 mila. Ora sono rimasti 3.500 abitanti. Il primo cittadino di Bucha parla di 5 o 10 mila concittadini uccisi.

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