La stalkerizza per 33 anni, condannato a 20 mesi. La vittima: «La mia vita vale così poco?»

Venti mesi allo stalker che per ben 33 anni ha tormentato e perseguitato una donna che conosceva fin dall’infanzia.

Aveva minacciato anche di scioglierla nell’acido. Grande la delusione della sua vittima, perseguitata da una vita, che si chiede: «La mia vita vale così poco?».

«Vale così poco la mia vita? Io per 33 anni l’ho dovuta stravolgere, lui pagherà solo con venti mesi». È l’amaro commento di una donna di 49 anni. Una vita intera, o quasi, nel mirino del suo stalker: un uomo di 58 anni di Falconara, in provincia di Ancona, che conosceva fin dall’infanzia. Il 58enne, falegname di professione, si era invaghito di lei. Ma di questa infatuazione aveva fatto una vera e propria ossessione.

Un incubo iniziato nell’adolescenza, a soli 16 ani. Quell’uomo la seguiva – o meglio la perseguitava – ovunque. Sui biglietti e sui social le scriveva messaggi inquietanti. Come questo: «O mia o di nessun altro». Spesso e volentieri i social network diventavano infatti veicolo di offese e denigrazioni.  Il 58enne li usava per insultarla e minacciarla. Nel dicembre del 2021 lo stalker aveva postato su Facebook una frase raggelante. Rivolta sempre a lei, la donna al centro delle sue morbose attenzioni: «dovrebbe essere sciolta in cento litri di acido muriatico», aveva scritto.

Appostato sul tetto col fucile giocattolo

A lungo la donna, racconta al Corriere della sera, se lo sentiva alle spalle anche se voltandosi non lo vedeva. Aveva la costante sensazione di essere spiata. Una situazione peggiorata negli ultimi tre anni, a partire dal 2019. Solo nel 2021 la donna – parte civile con l’avvocato Fabrizio Belfiore – ha presentato la bellezza di otto denunce. Ma per il 58enne stalker era arrivato solo un ammonimento. Tra le svariate vessazioni subite dalla donna anche l’episodio in cui l’uomo si sarebbe appostato sul tetto della sua abitazione impugnando un fucile da caccia giocattolo. La sua vittima lo aveva visto quando si era affacciata dalla finestra del bagno.

Dallo scorso febbraio lo stalker è rinchiuso nel carcere di Montacuto: i carabinieri avevano fatto una perquisizione nella sua abitazione. I militari non avevano trovato soltanto l’acido, a conferma della pericolosità delle sue minacce, ma anche biglietti minatori, immagini della donna e altro materiale che provava le costanti persecuzioni a cui aveva sottoposto la sua vittima.

Al falegname è stato riconosciuto un vizio parziale di mente e la pericolosità sociale. Perciò quando lascerà il carcera finirà in una Rems. Dopo la lettura del verdetto la vittima ha commentato così, non senza amarezza: «Vale così poco la mia vita? Io per 33 anni l’ho dovuta stravolgere, lui pagherà solo con venti mesi».

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