Botti di Capodanno, strage di animali: bilancio peggiore dello scorso anno

Botti di Capodanno, strage di animali: bilancio peggiore dello scorso anno

Botti strage di animali - meteoweek

Botti di Capodanno e strage di animali: sono almeno 400, tra cani e gatti, gli animali domestici morti a causa dei festeggiamenti. Centinaia, invece, quelli scappati. Le Regioni con i numeri maggiori di decessi sono la Calabria e la Sicilia, seguono Lombardia e Campania.

Botti strage di animali - meteoweek
botti di Capodanno, è ancora strage di animali – meteoweek.com

Notte di San Silvestro da incubo per moltissimi animali domestici, terrorizzati dal rumore assordante dei botti e dei fuochi d’artificio. Secondo i primi dati diffusi dall’Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente, la notte dell’ultimo dell’anno si sono contati almeno 400 tra cani e gatti morti, mentre sono centinaia quelli scappati di casa. “Si tratta di un dato peggiore rispetto a quello dello scorso anno”, ha sottolineato Aidaa. Ma, fanno sapere gli animalisti, per il momento “si tratta di un dato provvisorio. Le regioni con il maggior numero di animali deceduti sarebbero la Calabria e la Sicilia, seguiti da Lombardia e Campania”.

Botti di capodanno, bilancio peggiore dell’anno scorso

Secondo quanto sottolineato dall’associazione di animalisti, il bilancio di questo 2022 appena iniziato è peggiore rispetto a quanto registrato lo scorso anno. Nella notte fra il 2020 e il 2021, nonostante le rigide normative che hanno limitato le attività a causa della pandemia, erano infatti morti 360 animali domestici, tra cani e gatti, mentre furono migliaia quelli fuggiti dalla paura. A Roma, si ricorda, i botti di Capodanno fecero anche una strage di animali selvatici, con migliaia di storni che persero la vita e vennero ritrovati morti nelle strade della città – dopo essersi schiantati contro palazzi, cavi elettrici e piloni in preda al terrore.

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Per evitare la strage dello scorso anno, già dalle ore 20.00 del 31 dicembre 2021 l’unità di emergenza LAV e il team Investigazioni, assieme ai volontari della sede di Roma, hanno pattugliato le zone della Stazione Termini e limitrofe, area teatro del massacro dello scorso anno. A tal proposito, la nota ufficiale della LAV ha spiegato: “Come testimoniato dalle immagini riprese dal team Investigazioni, l’ordinanza sindacale che aveva vietato l’utilizzo dei botti è stata sostanzialmente ignorata dai cittadini che ne hanno esplosi in ogni strada cittadina. Fortunatamente però, non si è replicato il massacro accaduto lo scorso anno e quindi non c’è stata la necessità di intervenire.

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Pur non essendo accaduta la tragedia che temevamo – e di questo ne siamo estremamente felici – abbiamo dovuto constatare che l’utilizzo di botti e fuochi d’artificio è ancora troppo diffuso, è quindi quanto mai necessario giungere all’approvazione di uno specifico regolamento comunale che vieti definitivamente l’uso dei botti e che preveda una diffusa campagna d’informazione nelle scuole e fra i cittadini lungo tutto il corso dell’anno, come già abbiamo chiesto alla nuova Giunta Capitolina subito dopo il suo insediamento”, ha infine concluso la nota.