Vertice Nato, l’organizzazione rimane unita: riflettori puntati sulla Cina

Avviato ieri a Londra, si è concluso oggi il vertice Nato, che ha puntato i riflettori sulla Cina. Stoltenberg sottolinea come sia importante “contrastare la crescita militare” della popolosa nazione asiatica.

vertice nato dicembre 2019

Apertosi nella giornata di ieri a Londra, in occasione dei 70 anni dell’Alleanza Atlantica, il vertice Nato si è avviato oggi alla sua conclusione. Introdotto da alcune dichiarazioni poco ottimistiche di Macron, che definiva l’Alleanza vittima di “morte cerebrale”, i leader dei 29 paesi sono giunti alla conclusione che l’unità delle singole nazioni sia fondamentale per la salvaguardia non solo dei membri dell’organizzazione stessa, ma anche per affrontare la potenza asiatica.

Paesi uniti e occhi puntati sulla Cina

“La crescente influenza della Cina e le sue politiche rappresentano opportunità e sfide che la Nato deve affrontare insieme”, recita in sintesi la dichiarazione finale congiunta dei 29 leader, riuniti nella capitale inglese in occasione del vertice dei 70 anni dell’Alleanza Atlantica.

Il segretario generale Jens Stoltenberg ha sottolineato come quello attuale sia inoltre un impegno “senza precedenti”, per l’incremento delle risorse da destinare alla Difesa. “Siamo determinati a condividere i costi e le responsabilità della nostra sicurezza”, ha affermato durante il suo discorso. E ha anche espressamente sottolineato come tra le linee guida del piano, sia inclusa la necessità di aumentare il dialogo con la Russia.

A conclusione del vertice, lo stesso segretario ha quindi comunicato che tutti e 29 i paesi “riaffermano il legame transatlantico duraturo tra Europa e Nord America, la nostra aderenza agli scopi e ai principi della Carta delle Nazioni Unite e il nostro solenne impegno sancito dall’articolo 5 del Trattato di Washington che un attacco contro un Alleato deve essere considerato un attacco contro tutti noi”.

In effetti, già ieri in apertura del vertice, Stoltenberg aveva smentito le dichiarazioni del presidente francese Macron, che aveva precedentemente battezzato l’Alleanza come in stato di “morte cerebrale”. “Non è questo il caso”, ha detto Stoltenberg; “la Nato è l’alleanza di maggior successo nella storia perché siamo stati in grado di cambiare più e più volte quando il mondo è cambiato”.

Jens Stoltenberg

Trump e gli Stati Uniti

D’accordo con le parole di Stoltenberg è anche il leader degli Stati Uniti Donald Trump: “l’Alleanza è più forte che mai” ha infatti detto il presidente, intimidendo però la Germania con ambigue manovre commerciali, nell’eventualità in cui Berlino non voglia aumentare le sue spese militari.

“Sono stati fatti grandi progressi dalla Nato negli ultimi tre anni, altri Paesi oltre gli Stati Uniti hanno acconsentito a pagare 130 miliardi di dollari in più all’anno, e per il 2024 saranno 400 miliardi. La Nato sarà più ricca e forte che mai prima d’ora”. Sottolinea Donald Trump su Twitter, specificando di aver partecipato a degli incontri con Turchia, Germania, Danimarca e Italia.

donald trump

Conferenza stampa cancellata

Il presidente americano si è quindi detto molto soddisfatto dell’incontro, tuttavia ha preferito cancellare la conferenza stampa prevista a conclusione del vertice. “Torneremo a Washington direttamente. Penso che abbiamo già fatto diverse conferenze stampe, a meno che non vogliate una conferenza stampa, allora ne facciamo una, ma credo che abbiamo già risposto a tante domande”, ha specificato Trump durante un incontro con Angela Merkel.

Una decisione, la sua, velata di polemica, e dovuta soprattutto ad un video in cui, prima del ricevimento a Buckingham Palace di ieri sera, il primo ministro canadese Justin Trudeau, quello olandese Mark Rutte, il presidente francese Emmanuel Macron, il primo ministro britannico Boris Johnson e la principessa Anna, sembra abbiano preso di mira il ritardo del presidente americano e il comportamento del suo staff.

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