Salvini: accertata per la Procura di Catania la riconducibilità sul caso Gregoretti

Nella richiesta di archiviazione il Procuratore capo di Catania Carmelo Zuccaro indica la riconducibilità accertata di Matteo Salvini su caso Gregoretti. Il Tribunale dei Ministri chiede l’autorizzazione a procedere

Matteo Salvini

La riconducibilità al Ministro dell’Interno Salvini della decisione di trattenere i migranti su nave Gregoretti per il periodo in contestazione, e quantomeno sino al 30 luglio, può ritenersi accertata al di là di ogni ragionevole dubbio” Così scriveva il Procuratore capo di Catania Carmelo Zuccaro il 21 settembre nella richiesta di archiviazione per Matteo Salvini sul “caso Gregoretti“, l’indagine nella quale il leader della Lega (Ministro degli Interni al momento dei fatti) risultava indagato per sequestro di persona. La riconducibilità della decisione alle volontà del ex ministro quindi per il procuratore è al di là di ogni ragionevole dubbio e “Ciò in primo luogo sulla base delle stesse pubbliche esternazioni dell’interessato, che possono ritenersi fatto notorio per l’ampio risalto mediatico voluto dallo stesso, che ha rivendicato la paternità di tali scelte riconducendole alla strategia politica nella veste istituzionale di vice Presidente del Consiglio dei Ministri e di Ministro dell’Interno, iscrivendo tale problematica tra i punti principali dell’agenda politica di governo

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Salvini e il caso Gregoretti – Il tribunale chiede l’autorizzazione a procedere

Sempre nella richiesta di archiviazione del procuratore si legge che “il Ministro stesso ha inteso riservare a sé la decisione finale circa il rilascio del benestare allo sbarco in un porto italiano al fine di verificare preventivamente la possibilità di condividere con gli altri Paesi dell’Unione europea l’onere dell’accoglienza dei numerosi migranti provenienti da Paesi extracomunitari e soccorsi in situazioni di pericolo“. Il Tribunale dei Ministri di Catania ha anche per questo rifiutato la richiesta di archiviazione mossa da Carmelo Zuccaro ed ha quindi richiesto l’autorizzazione a procedere al Senato nei confronti di Matteo Salvini, che ora rischia fino a quindici anni per sequestro di persona (naturalmente se dovesse andare a processo e poi dovesse essere riconosciuto colpevole).

Matteo Salvini

Le dichiarazioni di Salvini sul caso Gregoretti

Un caso giudiziario che diventa politico, come nel più classico dei canovacci teatrali della storia repubblicana. Fin da subito infatti Salvini ha sottolineato come le decisioni fossero state condivise con Conte e Di Maio in Consiglio dei Ministri, mentre Palazzo Chigi ha subito replicato di non aver mai discusso del caso in CdM.

Il leader leghista ha poi provato a sdrammatizzare “Passerò il 2020 a piede libero” dice, sottolineando che “Evidentemente c’è una reazione del sistema politico, mediatico e giudiziario, non solo in Italia

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