Le esequie del generale ucciso dagli americani si terranno nelle città sante irachene, su richiesta del primo ministro di Baghdad. Poi cerimonie anche in Iran, alla presenza dell’ayatollah Khamenei.
Sono iniziate oggi le celebrazioni per il generale Qassem Soleimani, ucciso ieri in un raid degli Usa a Baghdad. Su richiesta – come diffuso dall’agenzia stampa Irna – delle autorità irachene, i funerali del generale si svolgeranno prima in Iraq. Il feretro sarà poi portato in Iran, dove avverrà un secondo momento di commemorazione. Sarà poi seppellito nella città di Kerman, dove è nato.
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Sarebbe stato lo stesso primo ministro iracheno Adel Abdul-Mahdi ad insistere con le autorità iraniane per svolgere una prima parte dei funerali in Iraq. Ed infatti in mattinata a Baghdad si è svolto un primo corteo funebre molto partecipato. Migliaia di persone sono scese in piazza accompagnando il feretro di Soleimani insieme a quelli delle altre vittime del raid: in tutto, cinque iraniani e cinque iracheni. Tra questi Abu Mahdi al-Muhandis, il leader delle Forze di Mobilitazone Popolare dell’Iraq.
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Il corteo funebre è partito dal quartiere di Kazimiya a Bagdad, caratterizzato da una forte presenza di popolazione sciita, ed è diretto verso la Green Zone: si tratta del quartiere dove si trovano gli edifici del governo e delle ambasciate. Lì si terrà il funerale ufficiale. Saranno poi svolte ulteriori celebrazioni nelle città sante sciite di Najaf e Kerbala. Poi, il trasferimento in Iran. 
Secondo una nota dell’ufficio stampa dei Guardiani della Rivoluzione iraniani, i funerali a Teheran si terranno lunedì mattina, alla presenza dell’Ayatollah Khamenei. Domenica si svolgerà una cerimonia a Mashad presso il santuario dell’Imam Reza. Il generale Soleimani sarà infine sepolto martedì a Kerman, la città dove è nato.
