Premi Goya | agli “Oscar spagnoli” trionfa Pedro Almodóvar

Senza grandi sorprese, Dolor y gloria di Pedro Almodóvar è stato il film che ha trionfato alla trentaquattresima cerimonia dei premi Goya, l’equivalente degli Oscar americani, ma relativi al solo cinema spagnolo.

L’ultimo capolavoro di Pedro Almodóvar, summa della sua filmografia ed estremo tentativo di rifare di Fellini seguendo la sua idea di un cinema che parli dei problemi di chi lo fa, ha ottenuto tutti i riconoscimenti principali della serata, tra cui quelli per miglior film, miglior regia, attore, attrice non protagonista e sceneggiatura originale. 

Premi Goya, trionfano Almodóvar e Amenábar

A tallonare il maestro spagnolo nel palmarès del 34esimo Premio Goya c’è un altro nome molto noto in patria (e all’estero): quello di Alejandro Amenábar. Il regista, famoso soprattuto per il film The Others con Nicole Kidman e per Mare Dentro con Javier Bardem, è tornato al cinema dopo quattro anni dal passo falso di Regression con Ethan Hawke ed Emma Watson.

Il suo While at War, presentato in anteprima mondiale al Toronto International Film Festival del 2019 e poi alla Festa del Cinema di Roma, è ambientato nei giorni della guerra civile in Spagna. Il film ha ottenuto 5 premi su un totale di 17 nomination (mentre Almodóvar ha portato a casa 7 premi su un totale di 16 nomination).

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Il commovente discorso di Banderas

Commovente il discorso di ringraziamento di Antonio Banderas, che sul palco ha voluto omaggiare proprio Almodóvar, regista che più di altri ha creduto in lui, a tal punto da lasciargli interpretare su schermo un personaggio direttamente ispirato a se stesso e alla sua vita.

“In 40 anni di carriera non ho mai incontrato nessun altro artista che possieda la lealtà che Pedro ha nei confronti del cinema”, ha dichiarato Banderas. “Ho imparato così tanto da lui, non solo sul mondo dell’arte, ma anche sulla vita. Sono arrivato a questo punto grazie a lui. Il mio lavoro migliore l’ho fatto con lui. Oggi sono passati tre anni dal mio infarto: e non sono solo vivo, ma mi sento veramente vivo”. 

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Tutti i premi assegnati

Di seguito l’elenco completo dei vincitori:

Miglior film

Dolor y gloria, di Pedro Almodóvar

Miglior regista

Pedro Almodóvar – Dolor y gloria

Miglior regista esordiente 

Belén Funes for A Thief’s Daughter

Miglior attrice

Belén Cuesta – The Endless Trench

Miglior attore

Antonio Banderas – Dolor y gloria

Miglior attrice non protagonista

Julieta Serrano – Dolor y gloria

Miglior attore non protagonista 

Eduard Fernández for While at War

Miglior sceneggiatura originale

Pedro Almodóvar – Dolor y gloria

Miglior sceneggiatura non originale

Benito Zambrano, Daniel Remón e Pablo Remón – Out in the Open

Migliore fotografia

Mauro Hercé – Fire Will Come

Migliori musiche originale

Alberto Iglesias – Dolor y gloria

Miglior canzone originale 

Intemperie, di Javier Ruibal – Out in the Open

Migliore attore emergente

Enric Auquer – Eye for an Eye

Migliore attrice emergente

Benedicta Sánchez – Fire Will Come

Miglior film d’animazione 

Buñuel in the Labyrinth of the Turtles, di Salvador Simó

Miglior film latino-americano

Heroic Losers, di Sebastián Borensztein (Argentina)

Miglior film europeo

I miserabili, di Ladj Ly (Francia)

Miglior documentario

Ara Malikian: una vida entre las cuerdas, di Nata Moreno

Miglior cortometraggio 

Suc de Síndria, di Irene Moray

Miglior cortometraggio d’animazione 

Madrid 2120, di José Luís Quirós, Paco Sáez

Miglior cortometraggio documentario

Our Life as Refugee Children in Europe, di Silvia Venegas

Miglior montaggio

Teresa Font – Dolor y gloria

Miglior scenografia 

Carla Pérez de Albéniz – While at War

Migliori costumi

Sonia Grande – While at War

Miglior direzione artistica

Juan Pedro de Gaspar – While at War

Miglior sonoro

Inaki Díez, Alazne Ameztoy, Xanti Salvador, Nacho Royo-Villanova – The Endless Trench

Miglior trucco

Ana López-Puigcerver, Belén López-Puigcerver, Nacho Díaz – While at War

Migliori effetti speciali

Mario Campoy, Inaki Madariaga – The Platform

Goya alla carriera

Pepa Flores 

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