Coronavirus, nove italiani in fuga da Wuhan

Altri nove italiani in fuga da Wuhan, l’epicentro dell’epidemia del coronavirus. Saranno evacuati da un aereo britannico. Intanto migliorano le condizioni del paziente infetto alla Cecchignola.

Sono nove gli italiani che saranno evacuati da Wuhan a bordo di un aereo britannico che trasporterà anche cittadini di altri paesi europei. A bordo del velivolo saranno infatti presenti oltre cento persone: britannici, danesi, svedesi, greci oltre che ovviamente gli italiani. Tra i nove anche lo studente 17enne di Grado che era rimasto bloccato in città. Il volo inglese arriverà alla base della Raf di Brizenorton, vicino Londra, da dove i nove connazionali verranno portati via da un aereo italiano che atterrerà a Pratica di Mare. I nove saranno poi trasferiti all’ospedale militare del Celio, dove dovranno sottoporsi alla quarantena. L’operazione, coordinata dall’unità di crisi della Farnesina, è prevista per  domenica mattina.

Leggi qui ->Coronavirus, allarme Coldiretti: “La Cina blocca il Made in Italy”

Sono in miglioramento, intanto, le condizioni del giovane ricercatore italiano ventinovenne risultato positivo al coronavirus. “Sto bene, mi sento tranquillo. Al momento non ho alcun disagio particolare”, ha dichiarato il paziente, che al momento presenta una lieve febbre. E’ però ripartita la quarantena per gli altri 55 rimpatriati da Wuhan ed in isolamento alla Cecchignola. Saranno sottoposti a nuovi test per verificare le loro condizioni.  La nuova quarantena “sarà modulata a seconda degli esami che saranno fatti nei giorni a venire e in base alle loro condizioni. Quattro tamponi erano già previsti – ha illustrato il viceministro alla Salute, Pierpaolo Sileri. “E’ evidente” ha aggiunto “che chi ha avuto contatti con il ragazzo risultato positivo avrà un’estensione della quarantena”. Ma la preoccupazione è che proprio tra loro si possano verificare nuovi casi di contagio. Ma da questo punto di vista c’è una autorevole voce che tende a tranquillizzare: è quella del direttore scientifico dello Spallanzani Giuseppe Ippolito: “In Italia non c’è circolazione locale del virus” ha commentato. Per cui sarebbe “improbabile” il rischio di contagio da soggetti asintomatici.

Leggi anche ->Abusi su bimbe, spunta il “manuale del pedofilo” nella chat

Oltre agli oltre cinquanta isolati alla Cecchignola, sono attualmente 11 i pazienti ricoverati allo Spallanzani. Cinque di questi sono in attesa dei risultati del test. Proseguono in tutto il paese i controlli a tappeto: nella sola giornata di ieri sono state controllate quasi 100mila persone, arrivate negli aeroporti italiani con 868 voli internazionali. Degli oltre 98.572 passeggeri controllati  8 sono risultati avere una temperatura superiore ai 37.5 gradi: immediatamente sono scattati i controlli aggiuntivi nelle strutture sanitarie degli aeroporti che hanno escluso sintomi o patologie riconducibili al virus.

Impostazioni privacy