Banconote in quarantena, nuove misure anti coronavirus in arrivo dalla Cina

“Mi sembra una misura eccessiva, ma comunque adottata all’interno di un complesso di interventi di massima cautela da parte della Cina che per ora sembrano aver funzionato nel circoscrivere l’epidemia”.

Risponde così Gianni Rezza, direttore del Dipartimento malattie infettive dell’Istituto Superiore di Sanità, intervistato da ‘Il Sole 24 Ore’ sulla decisione della Banca centrale cinese di disinfettare e stoccare per 7-14 giorni la banconote provenienti dalle regioni colpite dal coronavirus. La “quarantena” delle banconote? “Non conosco bene la misura, ma non mi pare basata su evidenze scientifiche.

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Il problema con le banconote al limite è il contatto con le mani, perché nessuno certamente se le mette in bocca”, risponde. Quindi “è sufficiente adoperare la misura più importante che si può utilizzare per difendersi da ogni virus, quella di lavarsi bene le mani. Certo va sottolineato come la Cina stia portando i controlli alla massima potenza possibile e questo sembra funzionare”. “Qualche segnale di rallentamento comincia ad esserci. Bisogna però restare ancora cauti”, conclude.

Altre misure preventive in Italia

Ministero della Salute e dall’Istituto Superiore di Sanità hanno messo a punto un decalogo anti-coronavirus. Da come igienizzare le superfici all’evitare di toccare gli occhi con le mani, dieci raccomandazioni per prevenire l’epidemia di Covid-19 ma anche l’epidemia di fake news. In Italia non circola il coronavirus, ma la prevenzione non è mai troppa.

Realizzato con l’adesione degli ordini professionali medici e delle principali società scientifiche e associazioni professionali, oltre che della Conferenza Stato Regioni, il manifesto è pubblicato sul sito di ministero e Iss, a disposizione di chiunque voglia diffonderlo via social o sotto forma di poster o pieghevole. Un vademecum di dieci messaggi chiave che oscilla dal lavarsi le mani ad evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute fino alla pulizia delle superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol.

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«Seguire le misure raccomandate ci aiuta a prevenire questa e anche altre patologie infettive», commenta il presidente dell’Iss Silvio Brusaferro. «Questo decalogo – aggiunge – rappresenta anche un bell’esempio di come istituzioni e professionisti garantiscano risposte unitarie ad una possibile minaccia per la nostra salute».

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