Coronavirus, i morti sono più di duemila, ma aumentano le persone guarite

Mentre i primi 500 passeggeri della Diamond Princess lasciano la quarantena, la Cina rende noto che i contagi sembrano rallentare e aumenta la percentuale delle persone guarite.

Coronavirus: ultimo bilancio, oltre duemila morti – meteoweek

“Un segnale positivo”

Jing Xiai Xa, uno dei medici che si sta occupando delle statistiche che riguardano il propagarsi del coronavirus si lascia andare al primo commento ottimista da settimane a questa parte. “Da qualche giorno ormai i contagi stanno diminuendo, e anche se si tratta di un dato parziale e da verificare è anche un dato molto positivo. Contestualmente per la prima volta annotiamo che le persone che guariscono sono più di quelle contagiate. È presto per dire che sia una svolta ma sicuramente è un dato importante e positivo”.

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OMS cauta

Gli stessi dati vengono letti con molta maggiore cautela dall’Organizzazione Mondiale della Sanità il cui bollettino quotidiano dice che le vittime del coronavirus sono ormai più di duemila (altri 132 decessi alla mezzanotte di ieri) e che quasi tutte le vittime sono sempre concentrate nella provincia dell’Hubei. I nuovi contagi sarebbero 1693. Si è appreso di un italiano contagiato a bordo della Diamond Princess che, mentre gli altri connazionali stanno per essere sbarcati, potrà rientrare per ultimo e su un aereo ad alto biocontenimento e con persone specializzate ad accompagnarlo nel viaggio verso la Cecchignola.

Un’altra vittima a Hong Kong

Ma ci sono altri motivi di preoccupazione fuori dalla Cina: il governo di Hong Kong ha ufficializzato ieri la sua seconda vittima sul territorio nazionale: si tratta di un uomo di 70 le cui condizioni di salute, dopo essere stato valutato positivo al test sono progressivamente peggiorate fino al decesso avvenuto questa mattina. La morte sarebbe sopraggiunta per complicazioni renali e polmonari ma l’uomo era alle prese con un quadro clinico pregresso già piuttosto problematico. Viveva a Kwai Chung ed era andato in Cina il 22 gennaio, un trasferimento di poche ore. Era stato ricoverato il 10 febbraio per una caduta in casa, un giramento di testa. In realtà il virus aveva già iniziato il suo lavoro di indebolimento.

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Continuano i controlli per i presunti casi di contagio del Coronavirus – meteoweek.com

Quarantena tardiva in Corea del Sud

Anche in Corea del Sud si registra una nuova emergenza: i nuovi casi confermati sarebbero quindici, quarantasei in tutto. La gran parte di questi contagi si sarebbero verificati a Daegu dopo alcuni contatti con una donna di 61 anni che aveva manifestato i primi sintomi il 10 febbraio. La donna tuttavia ha detto di non essere mai stata in Cina e di non sapere come potesse avere contratto il virus. Tardiva la quarantena, una settimana dopo i primi sintomi, di qui gli altri contagi.

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