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Cinema

The Rest of Us | Aisling Chin-Yee parla del suo debutto alla regia

The Rest of Us è il lungometraggio che segna il debutto dietro la macchina da presa della regista Aisling Chin-Yee

Aisling Chin-Yee ha lavorato come produttrice per documentari e cortometraggi per 15 anni, raccontando storie incentrate su donne e gruppi emarginati, prima di prendere le redini del cinema da sola.

The Rest of Us | L’approdo alla regia della Chin-Yee

“È il luogo perfetto in cui i miei desideri creativi potevano essere esplorati”, Chin-Yee ha detto delle sue ambizioni di scrivere e dirigere più film. La sua grande svolta dietro la cinepresa è avvenuta sotto forma di una sceneggiatura intitolata “Il resto di noi”, che le è stata consegnata dalla produttrice di Babe Nation, Katie Nolan. La Nolan è un’amica di vecchia data della cineasta. “Ho adorato sia i personaggi che la sceneggiatura”, ha detto.

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The Rest of Us segue la storia di Cami (interpretata da Heather Graham), una madre single che accoglie la moglie del suo ex marito. Rachel (interpretata da Jodi Balfour) arriva dalla donna dopo che il compagno, Craig, muore. La storia, che tratta di dolore, tragedia e questioni complesse, è qualcosa che ha fatto subito breccia nel cuore della Chin-Yee. “Questi sono tutti i temi che voglio trattare nel mio lavoro”, ha detto la regista.

The Rest of Us | Le riprese si sono svolte in venti giorni

La cineasta ha chiesto un po’ di aiuto ad altri lavoratori degni di nota dell’industria cinematografica, come la sua amica produttrice Nolan e svariati altri produttori. Alla fine ha girato la pellicola in 20 giorni in Ontario, in Canada, e ha fatto affidamento sulla luce naturale. Durante la collaborazione con la scenografa Thea Hollatz e il direttore della fotografia Daniel Grant, Chin-Yee ha discusso delle location di ripresa a 360°.

“Volevamo essere agili”, ha detto. La Chin-Yee ha co-montato il film con Véronique Barbe. Il suo obiettivo principale era quello di rendere il progetto poli-corde. Voleva che avesse un tono forte e che fosse al contempo un’esperienza emotiva per lo spettatore. Voleva che fosse una storia in grado di portare alla riflessione, piuttosto che un’esperienza deprimente. Questo soprattutto perché il tema tratta la famiglia, il dolore e la tragedia.

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