Pedro Almodóvar | i prossimi progetti del regista spagnolo

Pedro Almodóvar è tornato a casa a mani vuote dopo la 92esima edizione degli Oscar. Il suo Dolor y Gloria non ha infatti vinto l’Oscar per il miglior film internazionale (andato invece a Parasite). Ma la carriera del regista spagnolo sembra adesso proiettata verso un futuro internazionale.

Conclusa la campagna Oscar di Dolor y Gloria, Pedro Almodóvar è pronto al suo debutto “internazionale” (incredibile a dirsi, ma lo storico regista spagnolo, nonostante diversi tentativi in passato, non ha mai lavorato ad un film in lingua inglese).

I prossimi progetti di Pedro Almodóvar

Intervistato da IndieWire, Pedro Almodóvar ha dichiarato di essere pronto per lavorare a due nuovi lavori. I suoi prossimi progetti saranno infatti un cortometraggio e un lungometraggio. Il cineasta, ormai settantenne, lavorerà all’adattamento de La voce umana di Jean Cocteau in un cortometraggio che avrà come protagonista l’istrionica Tilda Swinton. Il secondo progetto riguarderà invece l’adattamento della collezione di racconti della scrittrice americana Lucia Berlin (intitolata La donna che scriveva racconti del 1977) in un lungometraggio.

Secondo quanto riportato da IndieWire, entrambi i film saranno in lingua inglese. Si tratta della prima volta per Pedro Almodóvar, dopo alcuni tentativi nel corso degli anni. Per esempio il film Julieta era inizialmente previsto in lingua inglese e avrebbe dovuto avere come protagonista Meryl Streep. Il corto con Tilda Swinton servirà quindi al regista come “allenamento” prima di affrontare il lungometraggio.

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Un cortometraggio con Tilda Swinton

Le riprese de La Voce Umana si svolgeranno ad aprile a Madrid, in un teatro di posa. Al riguardo Almodóvar ha dichiarato: “È strano quando gli amici mi chiedono cosa vorrei fare dopo e rimangono sorpresi dalla mia risposta, e cioè che vorrei girare un cortometraggio di 15 minuti. Non una serie tv”. La Voce Umana è una pièce teatrale rappresentata per la prima volta in Francia nel 1930. Si tratta di un’opera atipica e particolarmente “scarna”, incentrata sulla telefonata tra una donna e il suo amante. Un ultimo disperato tentativo di lei per convincerlo a non lasciarla.

Nel cortometraggio, Almodóvar e la Swinton modernizzeranno alcuni aspetti dell’opera, già messa in scena da Roberto Rossellini e Anna Magnani. “Ho lavorato con Tilda per vedere se avrebbe detto questo o quello. Il comportamento messo in scena nella pièce originale è molto datato, è una mentalità che non esiste più. Ho sempre sognato di lavorare con Tilda, è così aperta e intelligente. Nelle prove, ci siamo capiti perfettamente”.

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Il prossimo film

Almodóvar intende far debuttare La Voce Umana durante i festival autunnali, prima di dedicarsi completamente alla produzione de La donna che scriveva racconti entro la fine di questo anno. La prima bozza della sceneggiatura è stata completata e ci sono già due attori coinvolti, anche se non sono stati ancora resi noti i loro nomi. Secondo Almodóvar, quello di Lucia Berlin è “un libro straordinario”. “La Berlin non è molto diversa da Alice Munro”, spiega il regista. “Era un’alcolizzata ed era sposata con un drogato. Una donna molto complicata. Ovviamente mi sento meno sicuro di me con questa storia, ma non mi spaventa lavorare all’estero”. La maggior parte della storia si svolge infatti tra Oakland e San Francisco.

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