Cuore di mamma Giulia Michelini. Per il quindicesimo compleanno del figlio Giulio Cosimo ha scelto un modo tenerissimo di fargli gli auguri, all’insegna dei ricordi.
L’attrice, resa popolarissima del ruolo di Rosy Abate in Squadra Antimafia – Palermo Oggi e successivamente nello spin off Rosy Abate – La serie, ha pubblicato su Instagram una foto di Giulio Cosimo neonato, con la tenera dedica “LE QUINDICI VITE #auguri
#vita #15 #tiamotantoanchesepotreidirtelomoltomeglio”.
Giulio Cosimo: i teneri auguri di mamma Giulia Michelini
Sul post Instagram sono piovuti like e commenti da amiche e colleghe, a riprova che il mondo dello spettacolo non è fatto solo di coltelli piantati nella schiena ma di amicizie vere e sincere: Giulia Bevilacqua, Laura Chiatti, Miriam Leone, Valeria Solarino, Daniela Fazzolari, Anna Ferzetti, Cristina Marino hanno fatto in modo di far sentire alla Michelini la loro vicinanza, in un modo o nell’altro.
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Giulia Michelini, mamma giovanissima
La foto mostra una Giulia Michelini giovanissima: aveva infatti 19 anni quando rimase incinta del velista Giorgio Cerasuolo, con cui la storia d’amore finì poco dopo. Diventare madri così giovani è un passo più che impegnativo e può spaventare, tanto che l’attrice aveva pensato addirittura all’aborto, come raccontò qualche tempo fa a Vanity Fair.
“Ho pensato all’aborto”
“Quando ho scoperto di essere incinta, onestamente non pensavo di tenerlo. Ho preso l’appuntamento per interrompere la gravidanza, ma una volta lì, in quella stanza, ho cambiato idea. È una decisione che prendi in una frazione di secondo – tenerlo o non tenerlo -, dalla quale però parte un percorso a lungo termine, mille conseguenze che non puoi prevedere in quel momento”, dichiarò al settimanale, l’attrice, legata anche a Giorgio Pasotti.
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A pesare sulla sua insicurezza anche il complesso rapporto con i genitori: “Non ero la figlia perfetta: poco costante a scuola, irrequieta. I miei genitori, due magistrati penali che da Napoli si trasferirono a Roma, sono quelli che ti dicono ‘fai come vuoi’, ma se non fai come vogliono loro vivi di sensi di colpa”, ha detto. E anche i suoi genitori furono tra quelli che scoperta la gravidanza, “mi dicevano che mi sarei rovinata la vita“.
Così quel giorno è andata in ospedale: ”All’appuntamento sono andata da sola. È stata chiamata una ragazza, poi un’altra, non so neanche io che cosa mi ha portato ad alzarmi; so solo che a un certo punto sono andata via. Ero nel panico totale. Una volta uscita, sono entrata in una cabina telefonica per chiamare mia madre.”
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Poi ricorda un dettaglio curioso: “Sull’apparecchio c’era un elastichetto da bambina, non ricordo se con due cubetti o due ciliegine. Lo so, è stupido, ma vedendolo mi sono detta: va bene così, sto facendo la cosa giusta”. E così è stato.
