Coronavirus, nessuna mutazione ma mancano i casi clinici

Il SarsCoV2 riscontrato in 104 ceppi ha evidenziato similitudini al 99,9% dei casi. In Cina difficoltà ad arruolare pazienti per gli studi atti a trovare terapie per il Coronavirus.

Continuano gli studi e le analisi del fenomeno Coronavirus in giro per il mondo. Questa volta il risultato che è venuto fuori riguarda la mutazione del ceppo dal quale è venuto fuori il Covid-19. A rendere noti gli esiti degli ultimi esami è stata la redazione della nota rivista Nature. Tra le pagine troviamo l’esito del confronto delle mappe genetiche di ben 104 ceppi del coronavirus SarsCoV2. Queste mappe genetiche sono state raccolte tra i malati e le persone isolate in Cina tra il mese di dicembre del 2019 e quello di febbraio 2020.

L’esito di questi studi ha reso nota una somiglianza quasi pari alla perfetta uguaglianza tra i ceppi. È infatti emerso un grado di somiglianza pari al 99,9%. L’età media delle persone contagiate e finite al centro dello studio è di 51 anni. La maggior parte dei casi di trasmissione tra quelli studiati, si è avuta all’interno di ospedali, centri penitenziari e abitazioni private. Da questo studio legato alla diffusione del Coronavirus, emerge un dato inappuntabile: il Covid-19, per potersi diffondere, ha “bisogno” che ci sia uno stretto contatto tra persone.

Inoltre, da questo ultimo studio emerge un nuovo dato che potrebbe smentire quanto è stato reso noto finora. Parliamo del mezzo aereo come principale metodo per la diffusione e la trasmissione del Coronavirus. Su Nature si legge che, stando a uno studio preliminare condotto nella provincia di Guangdong, chi condivideva lo stesso appartamento con persone positive al test aveva una bassa possibilità di essere contagiato. Si parla di un tasso di trasmissione che oscilla tra il 3% e il 10% per i soggetti finiti al centro dello studio.

Ma se da una parte il calo dei casi di contagio può rappresentare una buona notizia, c’è chi lo vede come un pessimo affare. Stiamo parlando dei responsabili delle cliniche private cinesi, che devono condurre gli studi clinici. Questo genere di test vanno effettuati per riscontrare l’esistenza di nuove terapie da opporre al Coronavirus. Stando alle ultime notizie, infatti, il calo dei casi di contagio rende difficile il reperimento dei pazienti da sottoporre agli studi clinici. Per questo motivo, l’Organizzazione mondiale della sanità ha raccomandato di dare priorità a queste sperimentazioni, in luogo di altre meno importanti.