The Mandalorian | perché non perdersi la serie di Star Wars su Disney+

La serie tv The Mandalorian, finalmente in arrivo anche in Italia con la piattaforma streaming Disney+, che debutterà il prossimo 24 marzo, è riuscita a conquistare il pubblico americano grazie alle sue atmosfere. Scopriamo insieme perché. 

Mancano ormai pochissimi giorni al debutto della nuova piattaforma streaming Disney+ anche in Italia. Tutti i fan di Star Wars ovviamente attendono con ansia la serie The Mandalorian (sì, quella con Baby Yoda) che ha già conquistato milioni di spettatori oltreoceano. Ecco perché vale la pena vederla.

The Mandalorian: western fantascientifico

The Mandalorian è il primo prodotto dell’universo Guerre Stellari dai tempi della trilogia originale a mettere d’accordo davvero tutti. E questo nonostante non siano nemmeno presenti i personaggi classici. Il protagonista della serie è infatti un mandaloriano non imparentato (almeno fino a questo momento) con nessuno dei personaggi già noti al pubblico e l’attrattiva dello show sta tutta nel tono serioso e adulto da cinema western (o di samurai). The Mandalorian è la dimostrazione che creare qualcosa all’interno di un universo già amato e conosciuto, senza la pressione del canone ufficiale, lascia maggiori possibilità di pensare a qualcosa di diverso anche nei toni e nelle atmosfere (vedasi anche lo “spin-off bellico” di Rogue One, forse il film più apprezzato tra quelli moderni).

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Baby Yoda

Ovviamente molto del successo di The Mandalorian è dovuto alla tenera presenza di Baby Yoda (“Il Bambino” nella serie). Per rendere su schermo il personaggio si è utilizzata pochissima computer grafica e si è invece optato per un pupazzo animatronico che viene azionato da due tecnici sul set che si occupano solo di lui. Una persona controlla gli occhi e la bocca e un’altra si occupa delle espressioni facciali che coinvolgono le orecchie. Il tenero personaggio è riuscito persino a scalfire il cuore duro di Werner Herzog, storico regista tedesco che nella serie compare in un cameo nel ruolo (ovviamente) di un cattivo. Quando a qualcuno della serie venne in mente di rimuovere il pupazzo dal set per facilitare il successivo utilizzo della cgi, Herzog andò su tutte le furie. “Siete dei codardi. Lasciatelo lì. Lasciatelo”. Quando vedrete la serie, sarete sicuramente d’accordo con lui.

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Space opera

Ma Baby Yoda non è l’unica ragione per cui la serie The Mandalorian è diventata un successo enorme dopo le prime puntate trasmesse in America. La serie creata da Jon Favreau e Dave Filoni (già dietro all’apprezzatissima serie animata The Clone Wars, che in questi giorni volge al suo termine con l’ultima stagione) è una space opera che (più della nuova trilogia cinematografica) è riuscita a catturare il senso di Guerre Stellari e la magia dei film originali di Lucas. Pur avendo un unico protagonista che occupa la scena per la maggior parte del tempo, The Mandalorian è stata comunque capace di ricreare un universo vivo e pulsante, abitato da creature e personaggi secondari di cui abbiamo sempre voglia di sapere qualcosa in più. Ed era proprio questa la forza della trilogia originale: lasciare la possibilità allo spettatore di immaginare altre mille storie rispetto a quella raccontata.

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