Coronavirus | Will Smith si sente in colpa per la disinformazione

Tutti voi ricorderanno Will Smith nel film Io Sono Leggenda, action post-apocalittico che si rivelò un vero e proprio campione d’incassi nel 2007. Si è tornato molto a parlare del film in questo periodo di emergenza Coronavirus e l’attore ha rivelato di sentirsi in colpa per la disinformazione a cui oggi assistiamo.

Will Smith deve moltissimo al successo commerciale di Io Sono Leggenda, action post-apocalittico del 2007 diretto da Francis Lawrence e ispirato all’omonimo romanzo di Richard Matheson.

Il messaggio di Will Smith

In un video pubblicato su Facebook, Will Smith ha spiegato di sentirsi parzialmente colpevole della disinformazione sul Coronavirus proprio a causa del film Io Sono Leggenda: “Voglio dirlo perché nel 2008 ho fatto Io Sono Leggenda e mi sento responsabile per un sacco di disinformazione in materia. Mentre mi stavo preparando per Io Sono Leggenda, dove il mio personaggio è un virologo, ho avuto la possibilità di visitare il CDC. Ho avuto la possibilità di sviluppare una fondamentale, per quanto basilare, comprensione dei virus e degli agenti virali patogeni, un’esperienza che ha davvero cambiato la mia vita e la maniera in cui osservo il mondo”.

Io sono Leggenda

Nel film di Lawrence, Will Smith interpretava il virologo militare Robert Neville, immune per misteriose ragioni ad un virus inarrestabile e incurabile che aveva decimato la popolazione terrestre, rendendolo l’ultimo umano rimasto vivo a New York e (forse) nel mondo intero. A Neville rimaneva solo una missione da portare a termine: trovare un antidoto utilizzando il suo stesso sangue immune al virus. Per farlo, avrebbe dovuto evitare le vittime dell’epidemia, diventate mutanti dopo essere state contagiate.

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L’appello dell’attore

Il messaggio di Will Smith si conclude con un appello a rispettare le indicazioni degli scienziati in questo momento così complicato: “Ci sono concetti di base che le persone non capiscono. È importante capire le basi di ciò che sta avvenendo, ma poi dobbiamo lasciare tutto in mano agli esperti”.

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