Renzi: “Il Covid ce lo portiamo dietro per almeno due anni”

Durante l’audizione del premier Conte al Senato, Matteo Renzi nel suo intervento, ha affermato che dobbiamo tutti prepararci al fatto che il mondo post-coronavirus non sarà mai più come prima. 

Renzi Covid due anni intervento Senato
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L’intervento di Matteo Renzi, durante l’audizione al Senato del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, è stato denso e carico di contenuti. Innanzitutto, l’ex premier di è dichiarato fiero di essere italiano, rimarcando la differenza su come il nostro paese ha gestito l’emergenza coronavirus rispetto all’Inghilterra. Renzi infatti ha criticato aspramente la gestione della crisi da parte di Boris Johnson. E al suo ormai celebre discorso in cui avvertiva i cittadini britannici di essere pronti a perdere i lori cari, ha ribattuto affermando che “noi italiani non ci rassegniamo a salvare i nostri cari”. Ha poi ringraziato il premier Conte per essersi presentato in aula dimostrandosi aperto al dialogo. Si è poi soffermato lungamente sulle conseguenze economiche che il dilagare dell’epidemia nel nostro paese sta portando con sè. Per Renzi infatti “c’è un’emergenza economica che è fortissima di fronte a noi”.

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E proprio per questo, secondo l’ex sindaco di Firenze, è il momento di mettere da parte i disaccordi politici per trovare delle soluzioni comuni adatte a fronteggiare l’emergenza. Renzi ha infatti chiesto al governo di prendere esempio da Donald Trump. Il riferimento è al maxi piano anti recessione presentato al congresso dal Presidente degli Stati Uniti. Per Renzi infatti, il governo, piuttosto che prodigarsi in un decreto al mese, dovrebbe produrne uno solo, con dentro tutte le misure necessarie a salvare le piccole imprese. Anche perché a suo parere, il mondo non sarà più lo stesso dopo questa crisi. E inoltre si è dichiarato convinto che in ogni caso “Il Covid ce lo portiamo dietro per almeno due anni”. 

Renzi: ci sarà un altro mondo dopo il coronavirus

Renzi ha poi affermato “che ci sarà un altro mondo dopo il coronavirus”, e l’Italia deve essere pronta ad affrontare questo cambiamento. Un cambiamento che a suo parere passerà attraverso l’innovazione tecnologica e un utilizzo sempre più consistente dello smart working. Ha criticamente duramente i sovranisti per le loro battaglie no-vax, e per come hanno a suo dire infangato la figura di Roberto Burioni. Per Renzi infatti, quello a cui stiamo assistendo è “ il trailer di un film dell’orrore di un mondo senza vaccino”.

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Ha in seguito elogiato il discorso fatto nei giorni scorsi da Mario Draghi, che esortava ad aumentare il debito per fare entrare più liquidità possibile nelle tasche delle piccole e medie imprese. Anche perché a suo giudizio, “se non permettiamo alle aziende piccole e medie di avere liquidità muoiono”. Ha poi affermato, per quanto riguardo il reperimento dei fondi necessari ad una manovra economica di forte impatto che “noi non stiamo chiedendo i soldi all’Europa, noi stiamo chiedendo i soldi ai nostri figli”. Per questo, bisogna cercare di spendere al meglio questi soldi per affrontare il futuro post-crisi.

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Infine Renzi ha chiesto a Conte di riaprire le librerie come gesto simbolico, per dare speranza al paese che una vita normale è ancora possibile.

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