Pirati dei Caraibi | perché rivedere La Maledizione della Prima Luna

Pirati dei Caraibi – La maledizione della prima luna è il film del 2003 diretto da Gore Verbinski che ha dato il via alla fortunata saga cinematografica di Jack Sparrow. Ma non solo. È anche il film che ha portato nuovamente in auge il cinema di avventura e affermato definitivamente il gusto postmoderno di gran parte del cinema contemporaneo.

Non c’è dubbio alcuno: La Maledizione della Prima Luna è sicuramente il miglior film della fortunata saga cinematografica di Pirati dei Caraibi. Diretto nel 2003 da Gore Verbisnki, il lungometraggio con Johnny Depp è stato un passaggio fondamentale per il cinema commerciale. Il film è ora disponibile su Disney+. Ecco perché rivederlo.

Pirati dei Caraibi | La Maledizione della Prima Luna

Gore Verbinski è il tipo di regista piega la realtà alla sua volontà e non cerca invece in ogni modo di rispettarla, inseguendo la verosimiglianza o la credibilità. Anche per questo si deve a lui un’idea di quelle assurde dalla quale è poi nata la saga de I Pirati dei Caraibi: “Facciamo un film traendo ispirazione da un’attrazione di un parco Disney!. Un’idea che all’epoca appariva folle e che la Disney invece ancora oggi continua a sfruttare (non a casa tra qualche mese arriverà al cinema Jungle Cruise, film con Dwayne Johnson ispirato all’omonima attrazione dei parchi Disney). La Maledizione della Prima Luna è il film che ha riportato in auge il genere avventura al cinema. Verbinski si mette al timone del progetto dopo l’incredibile successo commerciale di The Ring: l’unico remake americano di un j-horror (horror giapponese) ad essere superiore all’originale.

Il personaggio di Jack Sparrow

Ma il primo film de I Pirati dei Caraibi è anche quello che ha creato una delle figure cinematografiche oggi più amate: Jack Sparrow, pirata abilissimo ma stonato, scritto e disegnato su misura per Johnny Depp, capace così di soddisfare le sue tentazioni iperboliche. I pirati sono senza dubbio i cattivi che tutti amano, personaggi a cui è concesso essere scorretti e che proprio per la loro scorrettezza sono amati, possono avere una morale abietta e possono infischiarsene di tutto senza apparire mai davvero odiosi. Gore Verbinski nel 2003, contro ogni tendenza hollywoodiana, crea un film di pirati perfetto con il piglio comico dato dal suo protagonista (che è comunque sorretto da una mitologia forte e coerente e da un’etica piratesca inossidabile). Jack Sparrow è uno dei personaggi più convincenti che la Disney abbia mai tirato fuori. Amorale come ogni pirata, ma dotato anche dei giusti valori per poter essere considerato un eroe. 

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Cinema postmoderno

Ma quella de I Pirati Dei Caraibi è anche una saga profondamente cinefila (il secondo episodio ancora più del primo, nonostante i difetti). Già da La Maledizione della Prima Luna emergeva il carattere essenzialmente postmoderno della saga, frutto della contaminazione di moltissimi generi ed esperienze diversi: il cinema d’azione classico con quello moderno, la commedia ad intrecci tipica britannica con il cinema classico della Disney. Una saga legata indissolubilmente al cinema che c’è stato prima di lei. La Maledizione della Prima Luna, come moltissimi dei film che sono venuti dopo di lui, è un film che parla principalmente di se stesso e solo in seconda battuta di ciò che vuole narrare.

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