Coronavirus, code in tutta Italia nonostante il lockdown

La tangenziale di Roma piena di macchine, con i romani che non rispettano le restrizioni per il Coronavirus. A Bergamo i controlli avvengono casa per casa, i droni sorvolano i cieli di Firenze. In Sicilia sono oltre 5mila gli agenti di polizia nelle strade.

code coronavirus

Le restrizioni per ridurre la diffusione del Coronavirus durano ormai da un mese, ma qualcuno continua a non rispettarle. E l’occasione data dalla domenica di Pasqua ha indotto molte persone a uscire di casa, per i più svariati motivi. E così in tutta Italia si sono viste decine, se non addirittura centinaia di macchine che hanno cercato di uscire dalle città. Ma al tempo stesso abbiamo assistito a scene in cui i protagonisti erano gli agenti di polizia e le altre forze dell’ordine, disposte in migliaia sulle strade del nostro Paese. E il rischio è quello di veder crescere nettamente, in questo caotico weekend, il numero delle sanzioni.

Partiamo dalla Capitale, la città in cui gli indisciplinati in barba al lockdown da Coronavirus si sono rivelati in maggiore quantità. Si sono viste lunghe code sulla Tangenziale che collega la Capitale alle autostrade e ai paesini dei dintorni. Il rischio di una denuncia o di una sanzione pecuniaria è stato forte, al costo della tentazione di provare a trascorrere la due giorni di Pasqua lontano dalla città. E lì in mezzo, tra le macchine delle persone che hanno provato a violare il lockdown, c’era anche gente costretta a restare incolonnata quando avrebbe dovuto semplicemente percorrere la strada per andare a lavorare.

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I controlli sono serrati e hanno portato a migliaia di sanzioni – meteoweek.com

Ci spostiamo a Bergamo, una delle città che ha sofferto più di tutte per la diffusione del Coronavirus. Nella città orobica i carabinieri del comando provinciale hanno deciso di effettuare un vero e proprio tour de force. In particolare, nella località montana di Castione della Presolana, i militari dell’arma hanno controllato in lungo e in largo tutte le strade. In più sono stati fatti controlli in tutte le case della località, in cui il numero di turisti sembra aver superato quelli degli abitanti veri e propri. E anche in questo caso, le multe potrebbero essere fioccate.

Ma anche nelle altre città d’Italia i controlli sono diventati serrati nella Pasqua dominata dal Coronavirus. A Firenze, infatti, i droni delle forze dell’ordine hanno sorvolato i palazzi, le case e i monumenti storici del capoluogo piemontese. A Palermo sono stati dispiegati diversi elicotteri della polizia negli snodi che collegano i vari quartieri della città, e non sono mancati momenti di tensione quando sono stati interrotte le proverbiali grigliate con diverse persone assembrate. E a Messina è arrivata la tanto attesa chiusura dello Stretto, se non per trasporto merci e persone che devono attraversarlo per motivi lavorativi o di salute.

Nella giornata di venerdì, antivigilia di Pasqua, sono state elevate oltre 10mila multe in tutta Italia. 10mila persone che hanno contravvenuto alle restrizioni contro il Coronavirus. Il timore è che queste sanzioni siano aumentate in maniera netta al termine di questi due giorni di festa.

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