Coronavirus: è morto Luis Sepulveda, il mondo perde uno dei suoi più grandi scrittori

Ci lascia uno dei più grandi scrittori mai esistiti al mondo. 

Luis Sepulveda, il famosissimo scrittore cileno che ha incantato tutto il mondo e diverse generazioni con i suoi romanzi e le sue poesie, è morto nell’ospedale delle Asturie dopo aver contratto il coronavirus. Scrittore affermato in tutto il mondo, esordì con un romanzo già mentre frequentava il liceo, che venne giudicato come pornografia pura dal preside della scuola.

Scrittore, giornalista, romanziere, regista, autori di libri di poesie, Sepulveda è sempre stato apprezzato in tutto il mondo, anche se il pubblico italiano ha sempre dimostrato di avere un amore speciale verso la sua produzione letteraria.

Fu’ espulso dal Cile nel 1977 dopo aver vissuto gli ultimi due anni e mezzo in carcere a causa delle sue idee politiche. Sepulveda infatti, si oppose sin da subito al regime militare instaurato dal colpo di Stato di Pinochet. A causa di questo venne arrestato e in seguito sottoposto alle più crudeli torture. Dopo essere stato espulso dal suo paese, decise di unirsi a una missione dell’Unesco che aveva lo scopo di studiare le popolazioni native.

Da questa esperienza nasce il suo vero esordio letterario, Il vecchio che leggeva romanzi d’amore. Con questo libro, Sepulveda raccontò dei suoi sette mesi passati nella foresta amazzonica in compagnia degli indios Shuar, un’esperienza intensa, che riuscì perfettamente a rendere tale anche nel romanzo.

L’anno dopo decise di continuare nel suo impegno politico e si unì alle Brigate Internazionali Simon Bolivar in Nicaragua. Dopo aver vinto la rivoluzione con loro, iniziò a lavorare come giornalista e nel 1879 decise di trasferirsi in Europa.

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Con il romanzo La Fine del Mondo e la raccolta di racconti La Frontiera Scomparsa si consacrò definitivamente come scrittore, divenendo l’icona letteraria di cui oggi tutto il mondo piange la scomparsa.

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