Coronavirus, Stati Uniti: altri 2.053 morti in un giorno ma Trump non molla

Nelle ultime 24 ore negli USA sono stati registrati altri 2053 i decessi causati dal Covid-19, riferisce la John Hopkins University.

Coronavirus, Usa: altri 2.053 morti in un giorno ma Trump non si ferma – meteoweek

In totale sono diventate 62.906 le vittime dall’inizio della pandemia, per un bilancio drammatico, il più drammatico su scala mondiale, considerando anche che la cifra dei contagiati ha già da qualche giorno superato quota 1 milione. 2053 morti in un solo giorno è l’ultimo dato e l’America continua a tremare, nonostante il suo Presidente non retroceda sulla sua decisione di riaprire tutto. Si tratta del terzo giorno consecutivo in cui il numero dei morti ha superato quota 2000, dopo che domenica e lunedì si era invece registrato un lieve calo. Secondo il tycon questo era sintomo del fatto che l’epidemia stava retrocedendo e invece i numeri hanno ricominciato a salire, insieme al suo sentimento anticinese e alla rabbia verbale.

Leggi anche –> Coronavirus, Trump propone iniezioni di luce solare e candeggina

Coronavirus, Trump sicuro che arrivi dal laboratorio di Wuhan – meteoweek

Leggi anche –> Coronavirus, Trump: “Facciamo progressi, picco superato in varie aree”

«Lì deve essere successo qualcosa di terribile. Può essere stato un errore, qualcosa che si è sviluppato inavvertitamente, oppure qualcuno lo ha fatto di proposito». Secondo quanto riportato dall’agenzia Reuters, quando a Trump è stato chiesto se avesse visto prove in grado di fornirgli quella che lui ha definito «un alto grado di sicurezza» riguardo l’origine del virus nell’Istituto di virologia di Wuhan, il presidente ha risposto «sì, sì, le ho viste», precisando però di «non poter parlare oltre». Scienziati e 007 restano cauti ma il tycon attacca e non si ferma. Le agenzie federali, hanno detto di «concordare con il largo consenso scientifico riguardo al fatto che il virus che causa Covid-19 non è stato fabbricato dall’uomo o geneticamente modificato». Tuttavia la DNI, l’agenzia ombrello dei servizi segreti americani, fa sapere che l’indagine sull’origine della pandemia non si ferma: «La comunità di intelligence continuerà a esaminare in modo rigoroso ogni tipo di informazione per determinare se la pandemia trovi la sua origine da contatti con animali infetti o da un incidente in un laboratorio a Wuhan». Per conoscere la verità bisognerà aspettare ancora molto e intanto il numero dei morti sale, insieme alla quantità di attività riaperte negli Stati Uniti nonostante la situazione drammatica in corso.

Impostazioni privacy