The Eddy | la recensione della nuova serie Netflix del regista di La La Land

La nuova miniserie The Eddy, composta da otto episodi e disponibile su Netflix, segue le vicende di Elliot Udo, proprietario di un jazz club parigino.

È finalmente disponibile in streaming sulla piattaforma Netflix la miniserie The Eddy, ideata da Jack Thorne, celebre drammaturgo e sceneggiatore britannico, autore, tra le altre cose, del nuovo testo teatrale che espande la saga di Harry Potter. Alcuni episodi della serie sono diretti da Damien Chazelle, giovane regista che ha fondato il suo successo su opere cinematografiche in cui la musica rappresentava una componente fondamentale (dall’esordio indie con Guy and Madeline on a Park Bench del 2009 fino al successo mondiale con La La Land, passando ovviamente per Whiplash).

The Eddy | la nuova serie Netflix

La nuova miniserie Netflix segue le disavventure di Elliot, giovane musicista di New York che si è trasferito a Parigi per aprire un jazz club, il The Eddy, con il suo amico Farid. A New York l’uomo ha lasciato l’ex moglie, la figlia adolescente Julie. Alle sue spalle anche grave lutto che non è mai riuscito a superare. Nonostante gli sforzi di Elliot e Farid, il The Eddy non ingrana. La band suona bene, ma evidentemente non abbastanza per poter davvero far decollare il locale. La tormentata storia d’amore fra Elliot e la cantante Maja non fa che aggiungere tensione ad una situazione già abbastanza tesa. Tutto precipiterà definitivamente quando Julie raggiungerà il padre a Parigi. Al club accade una tragedia che coinvolgerà Elliot in una serie di loschi avvenimenti. La miniserie prenderà presto una sterzata verso il noir: ci saranno dei soldi falsi in gioco, un morto, continue minacce e i criminali che incombono sulla vita del protagonista, ma anche amore e corse all’aeroporto. Tutto però sembra passare in secondo piano rispetto alla musica. Tutte le trame “criminali” non saranno altro che un impedimento da rimuovere sulla strada per la realizzazione di un disco.

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La musica prima di tutto

A curare le musiche della serie due autori dal curriculum invidiabile come Glen Ballard e Randy Kerber. Per questo The Eddy trova la sua forza soprattutto nella cura maniacale posta nella resa dei suoni dal vivo e degli musicali strumenti utilizzati. Così lo show Netflix prende sul serio la sua componente musicale, non la rende un elemento della narrazione, ma la pietra angolare della stessa. Tutto si svolgerà in funzione della musica (d’altronde lo stesso protagonista sembrerà allentare tutte le persone apparentemente disinteressate ad essa, compresa sua figlia). È solo grazie a questo lavoro certosino sulla musica (che determina quindi un’altissima qualità finale) che capiamo perché per Elliot è così importante incidere quel disco e suonare quei brani su cui ha versato anni di fatica.

I personaggi

Se è innegabile che sia Elliot Udo il personaggio centrale della serie, The Eddy sceglie di seguire una impostazione simile a quella su cui si regge un grande classico come Rapina a Mano Armata (la decontrazione temporale) e di dedicare esplicitamente ogni puntata ad un personaggio diverso. Ma è chiaro che, oltre ad Elliot, la serie è interessata soprattutto alla cantante interpretata da Joanna Kulig. La Kulig si dimostra ancora una volta un’attrice di altissimo livello, nonché una interprete canora sopraffina (qualità che avevamo già potuto apprezzare nel bellissimo Cold War).

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