Finti maghi e riti esoterici: truffa milionaria a Messina, 7 arresti

A Patti, in provincia di Messina, la polizia ha eseguito 7 arresti nei confronti di persone che avrebbero truffato decine di concittadini fingendosi maghi. 

Finti maghi e riti esoterici- truffa milionaria a Messina, 7 arresti - meteoweek.com
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Una truffa milionaria è stata scoperta a Patti, in provincia di Messina, dagli agenti della polizia, che hanno effettuato 7 arresti nei confronti di persone che avrebbero truffato diverse vittime fingendosi maghi e compiendo riti esoterici, per i quali chiedevano grosse somme di danaro. Le 7 persone arrestate sono accusate di associazione a delinquere, truffa aggravata, violenza privata e tentata estorsione. Il gruppo criminale aveva la base operativa nella zona di Santo Stefano di Camastra e agiva sull’intero territorio messinese. Delle 7 persone finite agli arresti, quattro sono state trasferite in carcere, tre sono agli arresti domiciliari, ma ci sarebbe ancora un ottavo indagato al momento ricercato dalla polizia. Si tratta di: Elvira Parisi e Gino Paterniti, a capo del gruppo criminale, Dona Rodica Negru, Lidia Messina, Gaetano Capra, Teresa Prinzi e Rosario Facciale.

I due capi, Elvira Prisi e Gino Paterniti, si spacciavano per maghi, con poteri occulti ed esoterici, e aggiravano le vittime, obbligandole a versare ingenti somme di danaro in cambio dei loro riti. Le altre persone, invece, aiutavano a trovare le vittime giuste e partecipavano agli utili. Decine sono le persone raggirate, una delle quali avrebbero versato circa un milione di euro e un’altra circa 70mila euro. Molte delle vittime sono state costrette a indebitarsi con dei prestiti e ad altre gli stessi maghi hanno suggerito metodi per procurasi ancora soldi, inducendoli a vendere gioielli ai compro-oro o a rivolgersi ai propri familiari.

I provvedimenti cautelari sono stati emessi dal gip del Tribunale di Patti, Eugenio Aliquò, su richiesta dei sostituti Procuratori Federica Urban e Alessandro Lia. Le indagini sono durate circa due anni e sono fondate su diverse testimonianze, su perquisizioni e su intercettazioni telefoniche. Proprio da tali intercettazioni, iniziate nel 2017, è stato portato alla luce il metodo utilizzato dal gruppo criminale per aggirare le vittime: gli arrestati si avvicinavano a persone che si trovavano in particolari momenti di difficoltà, di fragilità o di solitudine, ne carpivano la fiducia attraverso lunghe telefonate o incontri, le irretivano con i loro poteri sensitivi e di purificazione attraverso i quali avrebbero liberato le vittime da pericoli e negatività, gravanti su loro stessi o sui loro familiari, che potevano essere liberati solo facendo ricorso a riti esoterici, rituali magici o preghiere. Quando le vittime erano ormai consapevoli del raggiro, il gruppo criminale le intimidiva con minacce o promesse di malefici.

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