Zingaretti: “Bisogna ricreare fiducia. Servono soluzioni, non problemi”

Il segretario del Pd svela di aver tenuto a rapporto i ministri del suo partito. E sul decreto Rilancio, Zingaretti dice: “In queste condizioni non si poteva fare di meglio”.

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C’è un tempo per le riforme e per i decreti, ma c’è anche un tempo per far sì che la gente si fidi della politica. Questo, in sintesi, è il discorso che Nicola Zingaretti ha fatto ai ministri del Partito Democratico. A svelarlo è stato lo stesso segretario piddino in un’intervista rilasciata per La Stampa. Zingaretti ha fatto capire di voler far sì che l’Italia si fidi di questo Governo: “L’ho detto a tutti i miei ministri. Ora la nostra missione è una sola: ricreare un clima di fiducia nel Paese e garantire la pace sociale. Per questo vi chiedo solo soluzioni, non problemi“.

Un appello forte che arriva nei giorni in cui è stato annunciato il Decreto Rilancio. Una mossa del Governo che non è stata gradita del tutto, in particolare dagli esponenti dell’opposizione. Tuttavia, Zingaretti fa capire che era quasi impossibile riuscire a tirare fuori qualcosa di meglio, nelle condizioni economiche in cui versa lo Stato: “C’è chi critica quelle 500 pagine sostenendo che ci sia un po’ di tutto per tutti, che manchino una visione d’insieme dell’Italia che verrà e non ci siano vere e proprie riforme strutturali. Ma nelle condizioni politiche, economiche e sociali in cui ci troviamo, avremmo potuto fare di più e di meglio? Io dico di no“.

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“Non si poteva fare di più”

Lo Zingaretti-pensiero sul lavoro svolto dal Governo per la ripartenza prosegue: “Trovare la quadra, anche a costo di qualche compromesso, è stato un miracolo. Il massimo possibile, per garantire quello di cui c’è bisogno adesso: un sostegno al reddito delle famiglie e ai ricavi delle imprese“. E il governatore del Lazio sottolinea il grande impegno da parte del Consiglio dei ministri in queste settimane difficili: “Io giro per strada, parlo con la gente, tocco con mano l’esasperazione. Ma qui, alla fine, tra Cura-Italia e Rilancia-Italia il governo ha messo in campo cifre enormi. Alla fine della storia, parliamo di 80 miliardi di manovre totali e di 750 miliardi di risorse“.

Nicola Zingaretti – meteoweek.com

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È vero che ci sono stati troppi ritardi – ammette Zingaretti – , è vero che dobbiamo sciogliere i nodi della burocrazia, è vero che dobbiamo fare in modo che questi soldi arrivino sul serio, fino all’ultimo centesimo, nelle tasche degli italiani“. Al tempo stesso, il leader del Pd parla di macchina messa in moto, di una “massa enorme di liquidità mai esistita prima” e di sussidi per diverse categorie, tra famiglie e lavoratori. Secondo Zingaretti, inoltre, “l’opinione pubblica comincia ad avere la percezione dello sforzo immane che stiamo facendo“.

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Zingaretti rivendica la leadership del Pd

Zingaretti si rende anche conto che la pazienza degli italiani è al limite, e ammette che “se nei prossimi sessanta giorni la macchina dei sussidi non gira come deve, allora la rabbia sociale può esplodere“. Dunque il leader del Partito Democratico imposta una deadline per il Governo, anche perchè il governatore del Lazio sa che “se la protesta deflagra poi rischiamo di non controllarla più“. Per questo motivo è stato lui in primis a chiedere a tutti, alleati e avversari, di abbassare i toni. Anche se è lo stesso Zingaretti a rendersi conto che la maggioranza è giunta a un bivio.

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E in questo marasma, il suo partito sembra uscirne ancor più rafforzato, stando ai numeri: “Il Movimento 5 Stelle si sta dividendo, senza afflato unitario, né slanci di condivisione, e sta perdendo consensi. Noi, che invece teniamo una posizione seria e coesa, stiamo risalendo la china, e ormai siamo a un passo dalla Lega. Il Pd sta consolidando il suo ruolo: il partito delle istituzioni, il pilastro sul quale si regge il governo, in una delle fasi più difficili della storia repubblicana“. Ma alla fine, il messaggio di Zingaretti è chiaro: “Smettiamola con la fantapolitica e mettiamoci tutti a lavorare, per il bene dell’Italia“.

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