Coronavirus, Oms avverte: “Chi affretta i tempi rischia di non riprendersi”

Oms avverte nell’assemblea annuale. “Il Covid-19 deve essere una sveglia. Non c’è stata molta unità nella risposta al virus e adesso stiamo pagando un prezzo alto”. “Futuro? Chi rischia, non si riprende facilmente”

Covid, Oms: inutile disinfettare strade e mercati, è dannoso per la salute
Covid, Oms boccia i paesi troppo frettolosi nella ripartenza (GettyImages)

Si è aperta oggi la 73esima assemblea generale dell’Oms, la riunione annuale dei 194 paesi membri che, per la prima volta nella storia, si tiene in “virtuale”. Uno scenario atipico, ma l’occasione ideale per fare il punto della situazione a pochi mesi dall’esplosione dell’emergenza covid. “Un virus microscopico ci ha messo in ginocchio, condizionando tutti gli aspetti delle nostre società”,  ha detto il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres. “Il Covid-19 deve essere una sveglia. Non c’è stata molta unità nella risposta al virus e adesso stiamo pagando un prezzo alto”, ha aggiunto. Ha sottolineato poi che “ci vuole uno sforzo unitario per aiutare adesso i Paesi più fragili”.

La  mancata osservazione da parte dei Paesi delle raccomandazioni dell’Oms, ha detto ancora Guterres, ha inoltre “fatto sì che i contagi si siano diffusi globalmente e si  stiano spostando al sud, dove l’impatto della pandemia potrebbe essere ancora più devastante”. Su questo punto, in particolare, non è mancata e continua a non mancare preoccupazione.

“Agire senza fretta o sarà complicato ripartire con tranquillità”

“Il virus è veloce e fatale. Si muove come un incendio. Dobbiamo trattarlo con attenzione e rispetto”. Il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha esordito così alla 73esima assemblea dell’organizzazione. “I Paesi che si muovono troppo veloci – ha aggiunto – corrono un rischio vero di ostacolare la loro ripresa”, riferendosi alle aperture messe in atto dopo i lockdown.  “La maggior parte della popolazione mondiale è ancora in pericolo, il rischio è alto e la strada è ancora lunga”, ha sottolineato. “I Paesi che stanno meglio sono quelli che hanno applicato tutte le misure, non esiste la bacchetta magica, non esiste una panacea”, ha detto.

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“Un’inchiesta indipendente sulla pandemia di coronavirus sarà fatta al primo momento opportuno”, ha poi detto Ghebreyesus. “Avvierò un’inchiesta indipendente al primo momento opportuno per valutare l’esperienza e le lezioni imparate e per fare alcune raccomandazioni su come migliorare la preparazione nazionale e globale alla pandemia. Non è il momento di abbassare la guardia, parte della popolazione è in sofferenza e la responsabilità rappresenta un faro sempre presente in una fase così”.

E nel corso della riunione, sono intervenuti anche Angela Merkel e il presidente francese Macron. “Nessun Paese da solo può risolvere questo problema – ha spiegato la cancelliera tedesca, seguita a ruota da Macron – ora è tempo di agire per migliorare le procedure all’interno dell’Organizzazione mondiale della sanità e garantire che il suo finanziamento sia sostenibile”.

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