Coronavirus: oltre 100 Paesi chiedono un’inchiesta, la Cina frena

La Cina si è detta disponibile solo ad un’inchiesta dell’agenzia Oms e a tempo debito: rifiutate le richieste avanzate da oltre 100 Stati.

Coronavirus: oltre 100 Paesi chiedono un’inchiesta, la Cina frena – meteoweek

Il dato è sconvolgente: oltre 110 Paesi hanno appoggiato la bozza di risoluzione proposta dall’Unione Europea per un’inchiesta indipendente sulle origini del Coronavirus. La richiesta è stata presentata nel corso della 73esima assemblea legislativa dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, che si tiene oggi per la prima volta in forma virtuale.  Oltre ai 27 paesi europei ci sono anche Russia, India, Giappone, Gran Bretagna, Canada e Indonesia tra i firmatari ma tutto non è andato come previsto. La Cina si è detta disponibile solo ad un’inchiesta dell’Oms e a tempo debito, ovvero superata l’emergenza. In tempi brevi non ci sarà quindi nessuna inchiesta per appurare com’è nata la pandemia. Pechino ritiene “prematuro” allo stato l’avvio di un’indagine su origini e diffusione di Covid-19 che finora ha colpito più di 4,7 milioni di persone nel mondo, uccidendone oltre 315mila. Xi Jinping ha annunciato che la Cina donerà «2 miliardi di dollari» all’organizzazione per combattere il coronavirus e che se Pechino dovesse trovare un vaccino contro il Covid-19 ne farebbe «un bene pubblico mondiale».

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Xi Jinping ha annunciato che la Cina donerà «2 miliardi di dollari» – meteoweek

Pechino ha rivendicato che “la Cina ha agito con trasparenza e rapidità, fornendo tutte le informazioni in tempo utile e aiutando con tutti i mezzi i Paesi che ne avevano bisogno” nell’emergenza coronavirus. Xi Jinping, pur precisando che ci vorrà un’indagine esaustiva sul Covid-19 basata su scienza e eseguita con professionalità, ha sottolineato che questa sarà possibile solo quando l’emergenza sarà sotto controllo” Anche il portavoce ministero degli Esteri Zhao Lijian ha aggiunto che “la stragrande maggioranza dei Paesi su scala globale crede che la pandemia non sia ancora finita”. Al centro dell’assemblea anche il caso Taiwan, la “provincia ribelle” caso virtuoso nella gestione dell’epidemia che non è stata invitata dall’Oms dopo le pressioni della Cina. Ora bisognerà attendere per l’approvazione della risoluzione da parte dell’Assemblea, occorrono 2 terzi dei voti.

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