Philonise Floyd: “Mio fratello è morto per 20 dollari. Questo vale un nero nel 2020?”

Durante la testimonianza di oggi, il fratello di George Floyd ha lanciato un appello alla commissione del Congresso: morto per soli 20 dollari, la sua scomparsa non deve essere vana, trattata come l’ennesimo “nome di un elenco che non smetterà di crescere”.

fratello di George Floyd - morto per 20 dollari
Philonise Floyd ai funerali di suo fratello George – foto via Voice of America

Il fratello di George Floyd ha testimoniato oggi, mercoledì 10 giugno, in un’audizione alla Camera sulla discriminazione razziale e sulla brutalità della polizia, sollecitando in lacrime i legislatori a “fermare il dolore” che sia lui, che altri prima di lui, hanno subito e stanno subendo a causa delle discriminazioni. E così, mentre ricordava in modo vivido la drammatica morte di suo fratello maggiore, dopo che un ufficiale di polizia si è inginocchiato sul suo collo per quasi nove minuti, Philonise Floyd ha fatto un appello emotivo dinanzi alla commissione giudiziaria, affinché i legislatori prendessero provvedimenti per prevenire ulteriori morti per mano degli agenti di polizia.

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Philonise Floyd: “Mio fratello è morto per 20 dollari”

“Sono stanco”, ha detto Philonise Floyd. “Sono stanco del dolore… Sono qui oggi per chiedervi di fermarlo. Di fermare il dolore. Di impedirci di essere stanchi”. Queste le parole pronunciate da Philonise Floyd, fratello del 46enne morto a Minneapolis per mano della polizia. Davanti ai membri del Congresso, parlando alla commissione giustizia della Camera, l’uomo è riuscito a stento a trattenere le lacrime, soprattutto durante il suo appello dedicato alla morte di George.

“Non ho potuto prendermi cura di George il giorno in cui è stato ucciso, ma forse parlando a voi, oggi, posso assicurarmi che la sua morte non sia stata vana”, ha infatti detto Philloyise rivolgendosi ai legislatori. “Posso assicurarmi che non sarà solo un altro volto stampato su una maglietta. Che non sarà solo un altro nome in un elenco che non smetterà di crescere”.

“George è morto per una discussione su 20 dollari. Quindi è questo il prezzo che vale un afroamericano nel 2020?”, ha poi tuonato l’uomo, davanti ai membri della commissione. “Sono qui per chiedervi basta dolore. Da parte degli agenti, una reazione del genere dovrebbe essere usata solo in casi di grande pericolo. Mio fratello è morto per 20 dollari”, ha poi concluso.

Philonise Floyd
Philonise Floyd durante la sua testimonianza – foto via UPI

I funerali di George Floyd

L’audizione arriva due giorni dopo il Justice in Policing Act 2020, un disegno di legge sui diritti civili e sulle riforme della polizia redatto dai Democratici al Congresso degli Stati Uniti. Una legge, questa, che mira a combattere la cattiva condotta degli agenti, la forza eccessiva e il pregiudizio razziale perpetrato ai danni delle minoranze nelle attività di polizia.

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Ed è stato ieri, invece, che George Perry Floyd Jr. è stato sepolto accanto a sua madre, trovando finalmente riposo dopo la morte che gli è stata provocata per mano di un poliziotto di Minneapolis 15 giorni fa. Una morte, la sua, che ha scatenato proteste diffuse in tutti gli States contro la brutalità e il razzismo delle forze dell’ordine. Al funerale di George, mentre la sua famiglia implorava la nazione di “combattere per mio fratello”, uno dei suoi cinque fratelli ha esordito: “La sua morte sta per cambiare il mondo”.

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