Regolarizzazione migranti: prorogata la scadenza fino al 15 agosto

I numeri parlano chiaro: la sanatoria dei migranti è a rischio flop. Per evitare il fallimento il Governo sposta la scadenza della misura al 15 agosto.

Flop sanatoria migranti: scadenza prorogata fino al 15 agostoIl 13 maggio scorso il Consiglio dei Ministri ha approvato la norma del Decreto Rilancio che riguarda la regolarizzazione dei migranti. La misura, fortemente voluta dal Ministro Bellanova, doveva costituire la soluzione alla crisi del settore agricolo dopo il Covid-19. Ma le cose non sono andate affatto come il Governo si aspettava. I dati pubblicati ieri dal Viminale riguardanti l’andamento della regolarizzazione dei lavoratori clandestini parlano chiaro: la norma non ha avuto l’esito salvifico che la Bellanova auspicava. Delle 220.000 richieste previste dall’Esecutivo, nelle scorse settimane ne sono arrivate solo 32.000, di cui 7.762 sono ancora in corso di lavorazione.

Non solo. La sanatoria dei migranti doveva essere in primo luogo uno strumento per la regolarizzazione dei braccianti agricoli. Ma le richieste inviate da questa categoria costituiscono una fetta decisamente ridotta delle già scarse domande presentate. Nel report del Viminale infatti si legge che “il lavoro domestico e di assistenza alla persona rappresenta il 91% delle domande già perfezionate e il 76% di quelle in lavorazioni”. E’ dunque chiaro che la misura tanto desiderata dal Ministro Teresa Bellanova ha deluso le aspettative.

Prorogato il termine per le richieste fino al 15 agosto

Oggi giunge la conferma di qualche novità approntata alla sanatoria. L’Esecutivo ha infatti predisposto una proroga del termine per le richieste di regolarizzazione. La scadenza, originariamente prevista per il 15 luglio, slitta di un mese: chi volesse regolarizzare il proprio soggiorno in Italia potrà presentare domanda fino al 15 agosto. La decisone sembra essere il tentativo disperato di salvare la misura da un flop competo. Fin dai suoi primi passi la norma era stata accompagnata da forti polemiche sia dal mondo politico sia dal comparto agricolo. Le associazioni di categoria avevano espresso forti dubbi sull’utilità della sanatoria. I fatti, per il momento, hanno dato loro ragione.

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