Stati generali, Conte: “Modifica decreti Sicurezza all’ordine del giorno”

Dagli Stati generali Conte fa emergere nuove posizioni su due temi accesi sul tavolo: la questione migranti e Autostrade. Per entrambi il premier rassicura: sono all’ordine del giorno e a breve ci saranno evoluzioni radicali per sciogliere i nodi. Sulla questione migranti, però, emergono tensioni interne.

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Dagli Stati generali arriva l’annuncio di Conte su due temi caldi sul tavolo dell’esecutivo: il Governo cercherà di chiudere entro la fine di giugno la questione migranti e la questione Atlantia. E’ quanto emerso dagli incontri in Villa Doria Pamphilj, dove stanno avendo luogo gli incontri tra lo stesso Governo, istituzioni internazionali, sindacati e associazioni di categoria. Lo scopo dei meeting è discutere il rilancio economico dell’Italia post-Covid. Fortemente voluti da Conte, gli Stati generali hanno sollevato non poche polemiche, mosse da uno sguardo scettico sulla reale possibilità di raggiungere soluzioni concrete attraverso questi incontri. Ma il discorso si muove, e le dichiarazioni continuano ad emergere, anche se non sotto forma di piani strutturati. Ora è il momento dell’immigrazione.

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A sollevare il tema è anche Aboubakar Soumahoro, sindacalista dell’Usb, che richiama il Governo a rispettare l’impegno assunto nel settembre di un anno fa. Soumahoro l’ha chiesto incatenandosi ai cancelli della residenza, un atto di protesta che ha, finalmente, sollevato il dibattito sull’impegno mai assolto. Ora Conte rassicura: “La modifica dei decreti Sicurezza fa parte degli accordi di Governo ed è all’ordine del giorno“. Soumahoro è stato ricevuto dal premier e dai ministri Roberto Gualtieri e Nunzia Catalfo. La richiesta è chiara: la modifica delle politiche sull’immigrazione e la riforma della filiera agricola. Tant’è che ora emerge un altro dato: la modifica del decreto Sicurezza è sul tavolo di Governo, e anzi potrebbe arrivare a breve, entro una decina di giorni. E’ quanto affermato dal premier stesso in un’intervista a Fanpage: “Ci stiamo lavorando e la ministra Luciana Lamorgese ha avuto l’incarico di mettere a punto la versione finale delle modifiche. Quindi se non questa settimana, io spero già la prossima potremmo ritrovarci in Consiglio dei ministri per l’approvazione”. Sul tema, ovviamente, insorge Matteo Salvini, l’autore dei decreti Sicurezza: “Cancellare i decreti Sicurezza, regolarizzare tutti i clandestini, regalare la cittadinanza a chi nasce in Italia, dice il sindacalista idolo della sinistra e di Fabio Fazio. E poi? Un insulto a milioni di italiani, e di immigrati regolari, in difficoltà. La Lega fermerà il delirio anti-italiano di Pd e 5 Stelle, dentro e fuori il Parlamento”.

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D’accordo, invece il Pd, che proprio nei giorni scorsi, già prima dell’azione di Soumahoro, aveva chiesto di mettere sul tavolo la revisione dei decreti. L’appoggio arriva anche da Leu, Italia Viva e + Europa, tutti uniti verso una linea: superare anche i rilievi evidenziati dal presidente della Repubblica, cominciando dalle maxi-multe alle Ong. Tra le due tendenze, tra la netta opposizione a destra e la voglia a sinistra di fare qualcosa in più delle direttive fornite da Mattarella, c’è Conte. E soprattutto, c’è il Movimento 5 stelle, o meglio, la sua ala destra. Una corrente del Movimento, infatti, sembra voler frenare sulla revisione dei Decreti. A questo punto la posizione di Conte sembra esser quella di modificare i testi, ma attenendosi solo alle indicazioni fornite dal Quirinale. Una linea che non accontenta il Pd, però, che attraverso le parole di Marco Pacciotti chiede di “uscire da una logica emergenziale e da una visione securitaria del tema di cui i decreti Salvini sono il frutto avvelenato”.

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Poi la questione Autostrade, sulla quale è impossibile indugiare ancora. Infatti Conte in un’intervista a Fanpage afferma: “Ho già detto ai ministri competenti che bisogna chiudere il dossier il prima possibile”. Ma il dossier va chiuso tenendo conto che “la proposta transattiva di Autostrade per l’Italia è inaccettabile per il Governo”. Insomma, l’idea è che la società debba accettare la soluzione proposta dal Governo: permettere che entrino nel Cda Cassa depositi e prestiti F2I (il più importante gestore indipendente italiano di fondi infrastrutturali). Sulla proposta il Governo opta per il pressing: Autostrade avrà tempo fino al 30 giugno per far sapere la sua posizione a riguardo. Nel caso in cui Autostrade dovesse rifiutare, la revoca è già annunciata.

 

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