Movimento 5 Stelle-Venezuela, l’indagine è stata aperta

La procura di Milano vuole vederci chiaro sul caso del finanziamento del Governo Chavez al Movimento 5 Stelle. È stato aperto un fascicolo conoscitivo, senza indagati nè ipotesi di reato.

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Parte ufficialmente l’indagine su quello che può essere sintetizzato come “caso Venezuela”. Stiamo parlando ovviamente dei tanti chiacchierati tre milioni e mezzo, che il Movimento 5 Stelle avrebbe ricevuto dal governo venezuelano nel 2010, attraverso il benestare del presidente Chavez e dalle mani del console in Italia, Giancarlo Di Martino. La Procura di Milano ha deciso di aprire un fascicolo, con l’intenzione di vederci chiaro su questa vicenda che ha fatto discutere già da almeno un paio di giorni. Anche se, almeno per il momento, non ci sono persone incriminate.

Si tratta infatti di un fascicolo conoscitivo, che dunque non prevede nessun indagato ne alcuna ipotesi di reato. Il procuratore aggiunto milanese Maurizio Romanelli ha deciso di avviare l’indagine con l’obiettivo primario di capire se si tratta di un reale finanziamento, oppure una semplice manovra messa in piedi per danneggiare il Movimento 5 Stelle. Il passaggio di questa famosa valigetta dalle mani di Di Martino a quelle di Gianroberto Casaleggio, visto secondo i colleghi di ABC come “promotore di un movimento di sinistra rivoluzionario e anticapitalista”, finirà dunque nelle stanze della procura milanese.

Anche perchè non ci sarebbero i termini per far partire un vero e proprio processo. Nel caso in cui ABC avesse ragione, infatti, si tratterebbe di un avvenimento che si è concretizzato nel 2010. E considerando le norme sulla prescrizione, un eventuale reato di finanziamento illecito nei confronti di Casaleggio e degli altri vertici del Movimento 5 Stelle sarebbe ormai decaduto da quattro anni. Ricordiamo che il reato di finanziamento illecito si concretizza al momento in cui i fondi vengono elargiti da una società senza una delibera dei suoi organi e senza iscrizione a bilancio. E il Venezuale, in quanto Paese estero, non è una società.

Davide Casaleggio – meteoweek.com

Inoltre la Procura di Milano indagherà anche su altre operazioni fiscali, collegate a doppio filo con questo eventuale denaro ricevuto. Ipotesi di reato come violazioni fiscali o falso in bilancio, che si sarebbe concretizzato nel caso in cui Casaleggio avesse occultato i fondi nella sua società. Ma anche in questo caso non sarebbe possibile far partire il processo, sempre per via del decadimento in prescrizione dal 2016. Ma se invece dovesse trattarsi di una montatura, il Movimento 5 Stelle potrebbe rivalersi nei confronti del giornalista di ABC che ha sganciato la bomba.

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Tuttavia, in quest’ultimo caso resterebbe da capire se si sia trattato di un semplice errore giornalistico o di una strategia contro il Movimento. Per tutta questa serie di motivi, dunque, la Procura di Milano ha optato per l’apertura del fascicolo, sotto la guida di Francesco Greco. E da questo punto di vista, sono arrivate anche le parole del premier Conte: “I responsabili del Movimento 5 Stelle hanno già assicurato che si tratta di una fake news – ha dichiarato – . Penso che non ci sia nulla da chiarire”.

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