Palermo come nel film “the day after tomorrow”

“Come la fine del mondo”, chi era nei sottopassaggi colpiti ieri sera dal nubifragio a Palermo racconta così quanto ha vissuto prima di mettersi in salvo.

 

Il giorno dopo il disastro a Palermo si registrano 35 gradi, è una giornata caldissima e assolata, ma il traffico completamente bloccato in tutta la città denuncia quello che è accaduto. Nella giornata di ieri, intorno alle 18.30, un violento nubifragio ha letteralmente sommerso parte della città, allagando strade e abitazioni; tra le zone più colpite Via Messina Marine e Via Ugo La Malfa. Alcuni automobilisti hanno cercato di raggiungere un luogo sicuro, abbandonando i propri mezzi e decine sono ancora le vetture intrappolate in mezzo al fango. In un paio d’ore sono caduti 117 millimetri di pioggia che, mischiandosi a fogliame e spazzatura, si sono riversati in una delle strade più trafficate di tutta la Sicilia. Chi era nei sottopassaggi di viale della Regione, la circonvallazione di Palermo, diventata una “piscina olimpionica”, racconta scenari da film horror, “una donna era ricoperta di scarafaggi, significa che sono esplosi i tombini”.

“E’ stato un evento del tutto eccezionale”, commenta il sindaco Leoluca Orlando durante la conferenza stampa a Palazzo delle Aquile, mentre fuori i manifestanti chiedono le sue dimissioni, al grido di “Palermo affoga nel fango”. Orlando dal canto suo chiede lo stato di calamità naturale al governo ed attacca la Regione Sicilia per non aver finanziato il decreto per adeguare le fognature della città, pronto dal 2014, e la protezione civile per non aver diramato un’allerta meteo adeguata. Il sindaco tuona esposti in procura e alla Corte dei conti e parla di “spoliazione delle competenze del Comune”.

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