I’m Thinking of Ending Things | le prime foto del nuovo film su Netflix

Le foto del film live-action I’m Thinking of Ending Things diretto da Charlie Kaufman.

Charlie Kaufman ha deciso di portare i suoi spettatori nel suo primo film live-action intitolato I’m Thinking of Ending Things. “Non ho intenzione di fare una pazzia”, ha detto il regista premio Oscar. “Non ho intenzione di fare qualcosa che ‘supera’ una sorta di rompicapo che avrei potuto fare prima. Ma non c’è dubbio che stavo cercando di basarmi su alcune cose che mi è capitato di fare in passato.” In attesa che il 4 settembre venga reso disponibile su Netflix ecco cosa è stato dichiarato dal regista.

La sinosssi di I’m Thinking of Ending Things

La storia inizia come una sorta di viaggio lunatico della coppia, in cui Jake ( Jesse Plemons ) e la sua ragazza (Jessie Buckley) decidono di andare verso la sua casa d’infanzia (leggermente infestata) per farla conoscere i suoi amati genitori (David Thewlis e Toni Collette). Lungo la strada, il suo sesto senso percepisce che le cose non sono propriamente come sembrano. Quando la coppia giunge a destinazione, viene spinta verso le leggi della realtà, della memoria e dell’amore. Il regista per riassumere in poche parole la sua opera ha detto: “Solitudine, disperazione e rimpianto: queste sono le cose che fanno parte del tessuto di questo film”.

La speranza del cineasta è quella di trovare un pubblico aperto alla novità, alla voglia di interrogarsi e di non dare delle risposte banali al film. Quando un fidanzato (o viceversa) porta il o la propria partner a casa dei genitori per le presentazioni ufficiali, scattano le preoccupazioni del caso, in primi che idea si faranno degli uni e degli altri. Ebbene questo accadrà anche nel film, facendo provare un senso di ansia dall’inizio alla fine.

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La storia di I’m Thinking of Ending Things

Adattato dall’omonimo romanzo di Iain Reid del 2016, viene rafforzato il personaggio di Buckley inserito nel cuore della storia a dir poco complicata e sempre più fantasiosa. Per Kaufman, il casting è stato la chiave vincente, ammettendo anche di non aver sentito parlare di Buckley prima che un amico non gli avesse suggerito questo nome.

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“Era una di quelle cose in cui vedi quando qualcuno non è ancora noto, e dici” Oh mio Dio, devo prendere questa persona”, il regista ha rilasciato queste dichiarazioni ricordando con affetto l’audizione nella quale doveva recitare una poesia presente nel film. “È presente con qualunque cosa stia succedendo. Qualunque cosa faccia, è reale. Succede in reazione a ciò che le è stato dato. “

 

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