Centro migranti: sommossa e tensione alle stelle

Cresce la tensione dietro i cancelli della ex caserma Serena di Dosson, al confine con Treviso. Nella notte tra lunedì e martedì 11 agosto una sassaiola ha centrato una volante della polizia. L’ennesimo episodio violento consumatosi nella struttura per richiedenti asilo gestita da Nova Facility.

E’ avvenuto insieme ad con un altro inquietante fatto che ha avuto come bersaglio la società trevigiana. A Lampedusa, dove il gruppo di Gian Lorenzo Marinese gestisce il centro di prima accoglienza di contrada Imbriacola, un furgone per trasportare i migranti è stato dato alle fiamme da una mano al momento ancora sconosciuta. A mezzanotte all’interno della grande struttura di via Zermanese è scoppiata una lite tra gli ospiti. Sono sempre state precarie le dinamiche di convivenza tra i richiedenti asilo provenienti da Paesi con tradizioni, religione e culture differenti che più volte sono entrati in contrasto. Negli ultimi mesi con l’avvento del Covid (un primo focolaio a giugno e il secondo ancora in atto in questi giorni), la tensione è salita alle stelle e un gruppo di migranti si è ripetutamente reso responsabile di aggressioni, danneggiamenti e atti violenti. I problemi più importanti sono stati creati da una quindicina di persone tra cui uno che lo scorso 1 agosto era stato arrestato dopo aver malmenato un medico e un’infermiera. Questi stessi soggetti l’altra notte hanno animatamente discusso tra loro per poi scagliare alcune pietre e frammenti di calcestruzzo oltre il cancello d’ingresso. Dentro alla vettura due agenti. I due in quel momento erano fuori dall’abitacolo e sono riusciti a schivare i colpi e ripararsi poco distante. I sassi scagliati sono stati raccolti e sequestrati e sono ora in corso gli accertamenti per identificare i responsabili della sommossa. 

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Lampedusa: fuoco sul furgone della Nova Facility

Altrettanto grave è il fatto avvenuto a Lampedusa i pompieri hanno domato un rogo che ha distrutto un furgone della Nova Facility. Il mezzo era stato parcheggiato nello spiazzo all’esterno del centro d’accoglienza da un volontario del centro. Poco dopo si sono levate le fiamme sula vettura. Sul fatto indagano ora i carabinieri dell’isola. “Pensavamo di averle viste tutte, nemmeno a Conetta eravamo arrivati a tanto”. A chiedere ancora una volta regole severe è la polizia che sottolinea: “Non si può più nascondere: la ex caserma è fuori controllo, una polveriera ribadisce il segretario regionale Mauro Armelao. Chi è accolto in un Paese a spese dei cittadini non può restare impunito se delinque. A questi criminali va revocata l’ospitalità, vanno espulsi subito. Non possiamo tollerare che questi facinorosi tengano in scacco una città. Se la politica non è in grado di decidere, intervenga la magistratura. Non possiamo lavorare in emergenza Covid e rischiare di essere aggrediti. A San Lorenzo al posto delle stelle cadenti sono piovuti sassi, ma noi esprimiamo comunque un desiderio: che quella struttura venga chiusa”.

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