Covid, Confesercenti: 90mila aziende rischiano chiusura, 20mila mai nate

Covid, Confesercenti: 90mila aziende rischiano chiusura, 20mila mai nate. La crisi sta creando seri problemi ai settori commercio e turismo

Covid, Confesercenti: 90mila aziende rischiano chiusura, 20mila mai nate

La pandemia da Covid ha causato forti danni all’economia del nostro Paese, in particolare nel settore commercio e turismo. Secondo la Confesercenti, sono circa 90mila le imprese che si stanno preparando ad abbassare definitivamente le saracinesche già dall’autunno o anche a fine dicembre. Bar, ristoranti, negozi, B&B che non sono riusciti a superare la crisi causa Covid. E c’è anche chi con grande fatica è riuscito a rimettersi in carreggiata e ora deve fronteggiare una pericolosa risalita dei contagi.

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Sono inoltre 20mila le imprese che quest’anno potrebbero non aprire mai per colpa del Covid. Tra gli esercizi che proveranno a fronteggiare questo periodo così complesso, 4 su 10 fanno sapere che intendono ridurre lo staff. Confesercenti lancia un’allarme sulle aziende mai nate:”Oggi come oggi, nei primi sei mesi dell’anno il fenomeno principale che emerge è proprio quello della mancanza di nuove aperture“, racconta Antonello Oliva (responsabile Ufficio Economico Confesercenti) a SkyTg24.

Per aprire un’attività è necessario investire risorse valutandole in una prospettiva che va da uno a 2 anni, ma attualmente c’è grande incertezza a causa del Coronavirus e il piccolo o medio imprenditore si sente bloccato nel fare un investimento.

Nel caso di bar e ristoranti la situazione è ancora più problematica“, prosegue Oliva, “perché l’investimento è più sostanzioso. A maggior ragione ci vuole cautela e in questo momento vediamo che c’è grande difficoltà a investire. I dati dell’Unioncamere ci dicono che nei primi sei mesi dell’anno nel commercio al dettaglio e nei pubblici esercizi abbiamo circa 9.000 neo-imprese in meno rispetto allo stesso periodo di un anno fa. Un fenomeno che si è intensificato dal lockdown in poi perché ovviamente tutti hanno frenato. E a fine anno queste imprese ‘mai nate’ saranno probabilmente almeno 20.000“, chiosa.

Per quanto concerne le imprese avviate a rischio chiusura, l’esperto sostiene che “la nostra stima è di circa 90.000 imprese che chiuderanno entro fine anno, forse già in questo autunno nero“. Sono soprattutto gli imprenditori over 50 a voler stringere i denti finché possibile, “magari aspettando qualche settimana o qualche mese in più perché poi non hanno molte alternative sul mercato. Ma con i mesi che passano e l’incertezza che resta “in molti non ce la faranno“, conclude Oliva. 

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