Militare eroe, il post cancellato del 15enne salvato: “Non sono pazzo, ora mi insultano”

Polemiche e odio da tastiera per quel post lasciato su Facebook da uno dei ragazzi salvati dal militare che ha perso la vita a Milazzo. “Quell’uomo è morto da eroe e anche io ho rischiato la vita. Non sono pazzo, ora mi insultano e ho paura”.

militare milazzo
Aurelio Visalli, il militare morto a Milazzo per salvare due ragazzi – foto via Il Messaggero

Sono scattate tantissime polemiche, per quel post pubblicato (e poi cancellato) su Facebook da uno dei ragazzi che è stato tratto in salvo grazie all’intervento di Aurelio Visalli. Il militare di Milazzo, ha infatti perso la vita da eroe per salvare la vita al minore notandolo in difficoltà mentre era travolto dalle onde. Eppure, dai social network la versione che traspariva dalla bocca dei ragazzi era ben diversa.

“Sono sano e salvo, mentre facevo le capriole in spiaggia, a me al mio amico ci prende in pieno un’onda e mi trascina al largo. Nessuno si è buttato, quindi prima di dire che qualcuno è morto per salvare me… Cazz…”, si leggeva infatti su Facebook prima che il post venisse prontamente cancellato. Un’affermazione che è stata poi ritrattata e chiarita dagli stessi ragazzi coinvolti nel tragico incidente, ma che pare continui a rinvangare odio nei loro confronti da parte del popolo del web – e non solo. “Mi dispiace, quell’uomo è morto da eroe e anche io ho rischiato la vita. Non sono pazzo, ora ho paura, mi insultano sul Web e pure per strada“, ha infatti spiegato il giovane autore del post.

Milazzo, le dichiarazioni del ragazzo salvato dal militare

In una recente intervista per La Repubblica, il 15enne ha raccontato quello che ha vissuto e come si sente oggi, all’apprensione della notizia che il militare Aurelio Visalli ha perso la vita per portare in salvo sia lui che il suo amico. Il ragazzo ha spiegato di essere stato attaccato molto duramente sul web, soprattutto dopo quel post lasciato su Facebook in cui negava di essere stato tratto in salvo da qualcuno.

“Vorrei ripetere alla moglie e i figli di Aurelio Visalli che non sono un pazzo e un incosciente a buttarmi in quel mare che poteva uccidermi. Piango per loro. Mi dispiace tantissimo per quell’uomo“, ha raccontato il giovane ai giornalisti, ammettendo di essere rimasto profondamente turbato dall’esperienza. “Siamo caduti in mare vestiti – spiega ancora il giovane – mentre facevamo parkour. In balia delle onde vedevo solo dei puntini sulla spiaggia. E urlavo: ‘Non venite, non venite, è troppo pericoloso’. Ma lui si è buttato lo stesso, anche se mi ha sentito, ne sono sicuro”.

“Io, ve lo giuro, ero immerso dentro una tempesta e non l’ho visto, per questo quando sono rientrato a casa, dopo l’ospedale, ho scritto sui social che nessuno mi aveva salvato“, ha confessato sommessamente il ragazzo durante l’intervista. E, tentando quindi di giustificare quel post – così come il suo repentino occultamento – ribadisce: “Appena ho saputo che un uomo era annegato, ho subito cancellato il messaggio. E adesso chiedo scusa, ma anche io ho rischiato di morire”.


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Le parole del sindaco di Milazzo

In merito alla delicata faccenda si è espresso anche il sindaco di Milazzo, Giovanni Formica, che ha cercato di valutare il punto di vista dei due giovani. “I ragazzi devono capire che non si scherza con il mare agitato che si è portato via tanta gente a Milazzo negli anni, però dico anche alla gente che adesso è inutile accanirsi contro i ragazzini“, ha esordito il primo cittadino. E ha proseguito: “Adesso bisogna stringersi intorno alla famiglia di Aurelio Visalli e alla Capitaneria. Senza cercare necessariamente la polemica soprattutto con gli adolescenti, loro devono trovare il momento per elaborare quello che è accaduto”.

“Quello che ho visto ieri e oggi sui social con insulti, minacce e auguri di cose terribili a quei due ragazzi non mi è piaciuto, anche se loro hanno sbagliato a scrivere qualcosa non è facendo lo stesso errore che si risolvono le questioni” ha concluso poi Formica, riferendosi all’odio da social network che stanno ricevendo i due giovani in questi ultimi giorni.

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