Coronavirus: ottobre è il mese peggiore dall’inizio dell’emergenza

Lo rivelano l’agenzia Reuters, secondo cui i contagi registrati a ottobre rappresentano un quarto di tutti quelli accertati finora.

Coronavirus: ottobre è il mese peggiore dall’inizio dell’emergenza – meteoweek

Ottobre è stato il mese peggiore dall’inizio della pandemia: l’Europa con 12 milioni di casi rimane la regione più colpita, con una media di circa 1 milione di infezioni ogni tre giorni. Sul fronte delle vittime, i morti di Covid-19 nel Vecchio Continente rappresentano il 24% del totale. Lo rivelano i calcoli effettuati dall’agenzia Reuters citati dal Guardian. In Europa sempre più Paesi stanno introducendo misure via via più restrittive per cercare di raffreddare la curva epidemica. Come in Portogallo, finora poco colpito dall’emergenza, dove da lunedì scatterà il coprifuoco notturno. Nelle ultime 24 ore sono stati accertati 6.640 casi e 54 morti, ma il timore è che possano iniziare ad aumentare in modo esponenziale come già avvenuto altrove come in Italia. Il coprifuoco sarà valido nei giorni feriali, mentre nei weekend sarà anticipato alle 13. Contemporaneamente al blocco del Paese, scatterà lo stato di emergenza sanitaria. Questo “divieto di circolazione sulle strade pubbliche” – ha precisato Costa – si applicherà nei 121 Comuni sottoposti da mercoledì a un nuovo confinamento e dove vive circa il 70% dei portoghesi. Nel frattempo la Grecia è entrata ufficialmente nel suo secondo lockdown. Il premier Kiriakos Mitsotakis aveva annunciato la stretta nei giorni scorsi, specificando che sarà in vigore per le prossime tre settimane. L’obiettivo dichiarato è evitare che la pressione sugli ospedali diventi “insostenibile“.

Clicca qui e poi premi la stellina (Segui) per ricevere tantissime novità gratis da MeteoWeek

Leggi anche -> Riders in protesta: condizioni di lavoro proibitive ed accordi sindacali sbagliati [VIDEO]

Leggi anche -> Nuovo Dpcm: Italo pone il fermo ai treni

Secondo i dati della Johns Hopkins coronavirus dashboard i contagi nel mondo sono quasi 50 milioni – meteoweek

Nel resto del mondo la situazione non è migliore. Soprattutto in Usa, alle prese con un nuovo record di infezioni: sono stati accertati 126.742 casi in più, 1.040 i decessi. Numeri sempre crescenti, tanto che il neopresidente Joe Biden ha annunciato la nomina di una task force anti-Covid non appena arriverà alla Casa Bianca. Il numero dei casi in tutto il mondo potrebbe però essere molto più alto. Secondo gli esperti, il numero reale di casi è molto più elevato di quelli ufficiali. In cifre assolute, i Paesi più colpiti sono Usa, India e Brasile. Oltre 1,2 mln di persone sono morte finora di Covid-19, secondo l’Oms. Ieri sono stati conteggiati circa 8.900 decessi in 24 ore. Nelle ultime 24 ore gli Stati Uniti, poi, hanno registrato 126.742 casi di coronavirus con un ulteriore record di contagi quotidiani che superano per il quarto giorno consecutivo la soglia di 100.000 e per il terzo giorno quella dei 120.000. E’ quanto emerge dai dati della Johns Hopkins University, citati dalla Cnn che testimoniano come la curva di contagio non accessi a flettersi. Forse a questo punto l’unica speranza potrebbe essere il vaccino che però non arriverà prima del 2021.

Impostazioni privacy