“Salvini chiedeva pieni poteri in mutande, mentre era al mare. Conte li chiede in giacca, ma è lo stesso”

Matteo Renzi, ospite di Bianca Berlinguer a Cartabianca, è tornato nuovamente sulla questione crisi di governo. 

E’ tornato sulla scena politica, Matteo Renzi. Il leader di Italia Viva fa capolinea tra i partiti e approfitta dell’attuale situazione politica, sanitaria e governativa per minacciare crisi di Governo. Forse fa bene, e ha ragione, dice Ruggieri, di Forza Italia. Perché l’attuale governo non tiene più e tra bonus, promesse e cambi di Dpcm, la situazione sembra essere piuttosto confusa. Invece, la confusione è tutto ciò di cui non abbiamo bisogno, non adesso, quando la priorità è fare chiarezza in un mare in tempesta, quello del Coronavirus.

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Qualche giorno fa, l’intervista di Matteo Renzi al quotidiano spagnolo El Pais in cui minacciava la crisi di governo aveva suscitato le immediate critiche del ministro della giustizia Alfonso Bonafede. Ma il leader di IV insiste: “Noi abbiamo fatto nascere questo governo contro Salvini che chiedeva, al mare in mutande, pieni poteri. I pieni poteri vanno male sempre e non è che se si chiedono in giacca e pochette va bene”. Lo ha detto, ospite da Bianca Berlinguer, a Cartabianca. Il Governo può cadere in piena pandemia? Sì, dice, tutto è possibile: “Spero che non accada. Non lavoriamo per il rimpasto

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Gli argomenti toccati da Renzi sono stati però diversi. Non farà il ministro, ha assicurato:  Non mi metto a fare tutto questo caos per diventare ministro. Punto, finita qui la discussione. Non siamo qui per la poltrona. Non siamo in condizione di stare’ al governo a tutti i costi”. Poi, un attacco all’esecutivo: “Se i collaboratori zelanti del premier Conte continuano a far uscire sui media che noi siamo disposti a stare lì, a palazzo Chigi, per una poltrona, noi giovedì andiamo a dire al presidente del Consiglio con gentilezza che bisogna dare dei messaggi chiari”.

Quanto al recovery fund: “Nel piano ci sono 3 miliardi per il turismo, la Germania ne ha messi 35… Io sono a favore della parità di genere, le donne erano la metà nel mio governo, ma nel piano ci sono 18 miliardi sulla parità di genere…voglio sapere chi è quel genio che si è svegliato la mattina e ha messo 18 miliardi sulla parità di genere e solo 9 sulla sanità?”. Critiche anche sulla task force voluta da Giuseppe Conte, circa 300 consulenti “scelti magari tra gli amici degli amici … non è proprio il massimo…”, conclude Renzi.

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