Fico annuncia: “Forze politiche disponibili ad un confronto”. I possibili scenari

Il presidente della Camera Roberto Fico prosegue le consultazioni per trovare una quadra alla crisi di governo, e afferma: “Dagli incontri con le forze politiche è emersa la disponibilità comune a procedere su un confronto comune per raggiungere una sintesi”. Che ci sia la possibilità di dar vita a un altro governo con questa maggioranza?

fico - meteoweek.com
MeteoWeek.com (da Getty Images)

Dopo l’incontro con i gruppi “piccoli” di oggi, domani il presidente della Camera Roberto Fico incontrerà i rappresentanti delle principali forze politiche di maggioranza per definite i temi e la possibilità di un nuovo patto legislativo. Al tavolo parteciperanno una ventina di persone: due esponenti politici per gruppo più un tecnico. Per il gruppo Misto, ogni componente sarà presente con una figura politica e una tecnica. L’idea proclamata è di partire dal programma, lo scopo è di sciogliere i nodi programmatici prima di passare ai nomi. Primo tra tutti, quello del presidente del Consiglio. Intanto Fico fa sapere: “Dagli incontri con le forze politiche è emersa la disponibilità comune a procedere su un confronto comune per raggiungere una sintesi”. Insomma, le basi per dialogare ci sono, bisogna capire dove porterà questo dialogo, se porterà a qualcosa. A Fico sarà attribuito il compito di mediare tra le parti, in maniera celere ma non frettolosa, un compito difficilissimo. Il rischio è di dar vita a un governo fondato non su basi solide; o all’inverso di bruciare anzitempo l’ipotesi di un nuovo governo con l’attuale maggioranza. Per questo sarà necessario procedere con cautela, passo passo. Intanto Pd, M5s e LeU continuano a difendere il nome di Conte, mentre Italia viva continua a ripetere di non voler porre né nomi né veti. Eppure, il rischio è che la questione si complichi nodo dopo nodo.

Leggi anche: Confindustria alza gli scudi: per Bonomi Gualtieri deve restare

Le ipotesi

Proprio per questo non è possibile escludere nessuna ipotesi. Sull’ipotesi Conte ter, molto dipenderà dallo stesso Matteo Renzi, dalla sua reale disponibilità a fare il nome di Conte, una volta trovato un patto di legislatura condiviso. E le cose potrebbero non andare come pronosticato. Per questo appare anche l’ipotesi Roberto Fico premier, tanto più che sarebbe un volto gradito sia al Pd che al M5s. Il presidente della Repubblica Mattarella aveva affidato l’incarico al presidente della Camera non in qualità di futuro candidato premier, ma al termine delle consultazioni Italia viva potrebbe far valere una ragione: se Fico ha messo tutti d’accordo per le consultazioni, perché non tenerlo come premier? Sulla nomina del presidente del Consiglio con l’attuale maggioranza, però, pesa ancora la blindatura del M5s. Il reggente del Movimento, Vito Crimi, avrebbe detto con chiarezza a Mattarella: “Il mandato a Fico va bene, purché porti a Conte“.

Leggi anche: Proseguono le consultazioni di Fico: i piccoli gruppi sostengono Conte

Inoltre, in questo quadro di disaccordo politico emerge sempre più anche l’ipotesi governo istituzionale. Lo stesso Matteo Renzi in un’intervista al Corriere avrebbe affermato di preferire un governo politico, ma di esser pronto a dare la sua disponibilità in caso di governo istituzionale. E dal centrodestra la voce “o voto o morte” diventa sempre più mitigata, con un Berlusconi che ripete di esser disponibile ad altre soluzioni prospettate da Mattarella, e un Salvini che a intermittenza valuta altre ipotesi oltre il voto. Lo stesso Pd non è disposto ad accettare un Conte ter ad ogni costo. Lo ha ripetuto lo stesso Nicola Zingaretti qualche giorno fa, ribadendo: la lealtà del Pd va a Conte, ma qualora non ci fossero i requisiti per proseguire verso questa strada, il Pd non punterà i piedi. Insomma, la maggioranza scricchiola ancora, il nome di Conte è blindato ma potrebbe non bastare – ormai -, e quasi tutti i partiti sotto banco mormorano di esser pronti ad altre soluzioni. Sul volto del nuovo governo politico i pareri si scindono. Sull’altra opzione, chissà.

Impostazioni privacy