Nuovi indagati per la gestione della pandemia nelle Rsa di Genova

L’inchiesta sulla gestione della prima ondata della pandemia a Genova si allarga ulteriormente. Il numero degli indagati per epidemia colposa è salito infatti a 12.

A maggio i pubblici ministeri Dianiela Pischetola e Stefano Puppo, coordinati dall’aggiunto Francesco Pinto, avevano iscritto nel registro i sei direttori delle Rsa di Chiavari, della Residenza Anni Azzurri Sacra Famiglia di Rivarolo, del Centro di riabilitazione, del Don Orione Paverano, de La Camandolina e della Residenza San Camillo. Nelle prossime ore riceveranno gli avvisi di garanzia altrettante figure dirigenziali delle stesse strutture.

La perizia: dati di mortalità crescente

Intanto questa mattina l’epidemiologo Giancarlo Icardi ha depositato la perizia di cui era stato incaricato dalla procura per capire come la pandemia si era diffusa e gli effetti sulla popolazione over 75. Secondo lo studio, che dovrà essere integrato, sono emersi dati di mortalità crescente già a partire da gennaio. Sono stati analizzati dall’equipe del professore Icardi, che questa mattina ha avuto un incontro in procura con i magistrati, oltre mille cartelle dei pazienti, i dati di mortalità degli ultimi cinque anni per comparare i periodi di riferimento.

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In base alle indagini, in mano ai Nas, era emerso nelle sei case di riposo coinvolte il numero dei decessi nei mesi di febbraio, marzo e aprile aveva superato anche del duecento per cento quello degli anni precedenti. Era anche apparso evidente un aumento della mortalità del 120%, in tutte le case di riposo del territorio genovese rispetto alla media degli ultimi tre anni.

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