Vaccini, Astrazeneca taglia dosi in consegna: la rabbia delle Regioni

Astrazeneca ha eseguito un taglio del 15% delle dosi in consegna, ma i governatori delle Regioni non ci stanno e si fanno sentire

Vaccino Astra Zeneca-Meteoweek.com

È polemica sull’ulteriore taglio delle forniture di vaccini da parte di Astrazeneca per l’Italia: una decurtazione tra il 10 e il 15%, secondo quanto detto a diverse regioni. Questo provoca dunque, nuovi ritardi nel piano di somministrazione dosi, proprio nella fase che interessa scuola e forze dell’ordine. Questa settimana le dosi consegnate saranno 506 mila invece di 566mila, il che costringe le Regioni a rimodulare il piano vaccinale a causa del fatto che le dosi sono meno di quante dovevano essere.

Leggi anche:—>In gita con amici, la balaustra cede e cade nel burrone: Riccardo muore a soli 20 anni

Tuttavia AstraZeneca assicura:”Impegno per 4,2 milioni di dosi nel primo trimestre, con l’obiettivo di superare i 5 milioni“. Ma le Regioni si sono fatte sentire. Zingaretti, segretario Pd e governatore Lazio ha commentato:”Gravissima la riduzione improvvisa della consegna di vaccini Astrazeneca. Noi ce la stiamo mettendo tutta ma con questa incertezza è tutto più difficile. L’Italia tuteli gli interessi nazionali e le programmazioni delle Regioni, intanto prepariamoci alla produzione di vaccini validati da Ema e Aifa da parte delle nostre aziende”. 

Leggi anche:—>Turismo, parla Garavaglia: lunedì vorrei firmare protocollo con Regioni

Il governatore della Lombardia Fontana definisce questa situazione dei tagli “insostenibile. Lo stillicidio dei tagli alle forniture da parte delle aziende produttrici è molto grave“. Astrazeneca, in una nota, ha comunicato che “con la terza consegna che è stata effettuata ieri, siamo contenti di aver fatto arrivare già più di 1 milione di dosi. Per le prossime settimane sono pianificate altre tre consegne per 1 milione di dosi addizionali e successivamente altre consegne per raggiungere alla fine del mese di marzo il totale previsto per il primo trimestre“.

L’impresa spiega inoltre che i processi di produzione di prodotti biologici come il suddetto vaccino “sono complessi, e una moltitudine di fattori produttivi e di test di qualità che vengono minuziosamente fatti su ogni lotto possono avere un impatto sulla data, frequenza e numero di dosi di ogni consegna“. Ecco perché “la consegna effettuata ieri è risultata inferiore di circa il 7% rispetto alle previsioni, ma allo stesso modo le consegne della settimana precedente erano leggermente superiori al previsto“.

Purtroppo lavoriamo senza nessuna riserva che ci possa dare margine per gestire la normale variabilità del processo produttivo dato che ogni dose prodotta viene immediatamente resa disponibile”, ha proseguito AstraZeneca. “Siamo in costante contatto con il Commissario Arcuri al fine di tenerlo aggiornato tempestivamente”.

Impostazioni privacy