Covid, Italia ferma esportazione di 250mila dosi di Astrazeneca indirizzate all’Australia

Covid, Italia ferma esportazione di 250mila dosi di Astrazeneca indirizzate all’Australia. La scelta del governo è in accordo con Bruxelles

Vaccino-Meteoweek.com

L’Italia è il primo Paese, di concerto con Bruxelles, a bloccare l’esportazione oltre l’Ue di un vaccino prodotto dall’Unione europea. Nello specifico, bloccate 250mila dosi di Astrazeneca destinate all’Australia, infialate dallo stabilimento di Anagni. La scelta è stata comunicata venerdì scorso da Roma a Bruxelles che non si è opposta. Il lotto sarà redistribuito nell’Ue.

Si tratta di una decisione legittima ai sensi del Meccanismo di controllo dell’export stabilito dalla Commissione europea il 30 gennaio 2021. Tale meccanismo è atto ad evitare che dosi di vaccino che da contratto sono destinate ai Paesi europei siano rivendute ad altri Stati fuori dal nostro continente.

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Il Meccanismo è nato dopo la polemica tra il ceo di Astrazeneca e Ursula Von der Leyen. AstraZeneca aveva infatti annunciato tagli alle consegne nel nostro continente per i primi 3 mesi del 2021 appellandosi a clausole contrattuali contestate dall’Ue.

Draghi aveva chiesto durante una riunione con i capi di Stato di applicare rigidamente il Meccanismo, bloccando l’export di case farmaceutiche che non rispettano le consegne. Proprio AstraZeneca è sotto osservazione per aver comunicato tagli del 50% anche nel secondo trimestre, mentre Pfizer dopo i primi ritardi si è rimessa in pista e Moderna sembra essere il più affidabile.

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A detta degli esperti, a partire da gennaio circa un terzo dei composti prodotti in Ue sono stati esportati fuori dall’Europa. Finora tutte le richieste di esportazione, che superavano il centinaio di dosi, avevano avuto il via libera di governi e istituzioni europee. Oggi il discorso vaccini è stato il fulcro di un incontro tra il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti e il commissario europeo per il mercato interno, Thierry Breton.

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