Dati falsi Covid-19: “Spalmiamo i morti”, le parole shock dell’assessore

Ruggero Razza, assessore della Sanità della Regione Sicilia, è indagato nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Trapani sui dati falsi sulla pandemia comunicati dal Dipartimento dell’assessorato all’Istituto Superiore di Sanità. L’accusa è quella di falsità materiale e ideologica. Infatti, secondo i militari del Nas che conducono l’inchiesta, “Sebbene non emerga ancora un compendio investigativo grave, è emerso il parziale coinvolgimento di Razza nelle attività delittuose del Dasoe”.

L’indagine su Razza ha portato 3 arresti e sette indagati. Tra questi c’è la dirigente del Dipartimento, Letizia Liberti, Mario Palermo , Direttore del Servizio 4 del Dasoe; Salvatore Cusimano, dipendente della Regione Siciliana, Emilio Madonia, dipendente della Società “Pricewaterhousecoopers Public Sector srl” , che gestisce il sistema informatico dei flussi dei dati dell’assessorato, Giuseppe Rappa e Roberto Gambino, dipendenti dell’Asp di Palermo. Tutti sono accusati, infatti, di aver alterato, in svariate occasioni, il flusso dei dati diretti all’Iss sulla pandemia modificando il numero dei positivi e dei tamponi e a volte anche quello dei decessi. Dal mese di novembre sarebbero circa 40 gli episodi di falso documentati dagli investigatori dell’Arma, l’ultimo dei quali risalirebbe al 19 marzo 2021. Sono state effettuate perquisizioni domiciliari nei confronti di altri sette indagati alla ricerca di materiale informatico e documenti utili alle indagini. Infine, sono state acquisite  email e dati presso i server dell’assessorato Regionale alla Salute e Dipartimento. I carabinieri hanno anche sequestrato il cellullare dell’assessore.

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Ruggero Razza, secondo le intercettazioni effettuate, diceva, in merito ai dati della pandemia, alla Liberti: “Spalmiamoli un poco“. Lei, non sapendo di essere intercettata, rispondeva: “I deceduti glieli devo lasciare o glieli spalmo?” “Ma sono veri?”, chiedeva Razza. “Si, ma sono di 3 giorni fa”. “Spalmiamoli un poco”, concludeva l’assessore.  La Liberti proseguiva, dicendo: “Allora oggi gliene do uno e gli altri li spalmo in questi giorni, va bene, ok. Mentre quelli del San Marco, i 6 sono veri e pure gli altri 5 sono tutti di ieri… quelli di Ragusa, Ragusa 5! E questi 6 al San Marco sono di ieri.. perché ieri il San Marco ne aveva avuti ieri altri 5 del giorno prima, in pratica. Va bene.” Davanti a prove schiaccianti, il governatore della Sicilia, Nello Musumeci risponde: ” Ho letto le agenzie, inutile dire che in questi casi si resta sorpresi. Noi le zone rosse le abbiamo anticipate non nascoste: è storia. Ma bisogna avere rispetto per la magistratura, ho fiducia nell’assessore Ruggero Razza, se fosse responsabile da solo adotterebbe le decisioni consequenziali. Bisogna essere sereni e fiduciosi, sono convinto che la verità emergerà prestissimo”.

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