Rai e censura, Piero Pelù confessa: “Fummo banditi per quattro anni”

Il discorso di Fedez contro la censura Rai risuona ancora sul web e se ne parla in ogni angolo d’Italia: a supportare il marito di Chiara Ferragni ci ha pensato tutto il mondo dello spettacolo e si sono levate diverse voci a conferma della sua tesi, come quella di Piero Pelù.

Piero Pelù
Piero Pelù- Foto tv- Meteoweek

Una vera e propria bomba, quella che Fedez ha fatto esplodere sul palco del Primo Maggio: il classico Concertone è stato animato dalle parole del rapper che ha parlato di censura a proposito della Rai.

Sulla questione è intervenuto anche Piero Pelù in un’intervista rilasciata a Il Corriere della Sera: l’uomo ha ricordato i suoi “primo maggio” e il trattamento che gli ha riservato il servizio pubblico radiotelevisivo italiano.

Piero Pelù commenta le parole di Fedez sul palco del Primo Maggio

“Fedez l’ho sentito in diretta come tutti voi, quel best of di tutte le esternazioni omofobe di un partito che ancora deve 49 milioni di euro agli italiani l’ho trovato ineccepibile, non faceva una grinza”, con queste parole il rocker appoggia senza condizioni il discorso di Fedez a proposito della Lega e di Andrea Ostellari.

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L’ex leader dei Litfiba ha fatto della libertà di espressione uno dei temi più cari: durante il Concertone del 1993 mise un preservativo sul microfono per protestare contro il Vaticano che “ne sconsigliava l’uso nei tempi in cui l’Aids mieteva milioni di vittime”. Ci si chiede se Pelù abbia mai subito pressione su eventuali esibizioni da censurare, e se la Rai gli abbia detto cosa fare quest’anno: “Censurato no, diciamo però che la Rai mi ha chiesto di non sparare bombe troppo grosse, che sarebbe stato un Primo Maggio delicato, di non essere troppo aggressivo insomma…”.

Piero Pelù
Piero Pelù- Foto Ig- Meteoweek

Pelù bandito dal concertone: il retroscena sul Papa

Diciamo, quindi, che qualche indicazione c’è stata anche per Piero. Ma a proposito di quanto successo a Fedez, quali sono stati gli avvenimenti del dietro le quinte? A rivelare qualcosa in più sulla censura del testo è proprio Pelù: “Dicono che abbia passato il testo per farlo “gobbare” ai tecnici, perché potesse leggerlo meglio in diretta e che da lì sia nata tutta la vicenda con l’intervento successivo della Rai. Se è stato un trabocchetto, allora è un genio, ma io questo non lo so”.

Pronunciare parole non condivise dalla televisione pubblica può portare anche al mancato invito negli anni successivi, come successe a Piero dopo il suo attacco al papa: “Papa te non sai una s… di ses..o e dintorni”. Dopo questa veemente esternazione, lui e la sua band furono “banditi per quattro anni, ostracizzati letteralmente e mai più invitati. E di fatto quando tornammo, nel 1997, sfumarono il nostro intervento ancora prima che ci esibissimo e ho sempre pensato fosse stata una sorta di censura preventiva. E dovetti così aspettare, da solista, il 2001″, spiega Pelù.

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Intanto pare che le parole di Fedez abbiano smosso più di qualcosa: nei prossimi giorni la Commissione di Vigilanza Rai indagherà sull’accaduto e sulla questione della censura che tanto sta facendo discutere.

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