Ubriaco causa incidente in auto: ma è un carabiniere!

Un carabiniere ubriaco avrebbe causato un piccolo sinistro stradale e un testimone ha fatto il video dell’accaduto con il telefonino

Sta circolando da ore sul web un filmato girato con un cellulare in cui si nota un carabiniere ubriaco. Da quanto si apprende dalle info postate su vari canali di messaggistica che hanno divulgato il video, come riporta FanPage, l’uomo si sarebbe messo a guidare la sua auto in stato di ubriachezza.

Carabiniere-meteoweek.com

Il carabiniere aveva indosso la divisa ma in quel frangente non era in servizio, e avrebbe causato un piccolo sinistro stradale, tant’è che un testimone ha ripreso tutto con lo smartphone. Nel filmato postato sui social, il militare sembra essere in stato confusionale, barcollando in avanti e indietro in loco. L’uomo avrebbe poi ricevuto soccorso in loco da polizia e ambulanza.

Non si sa se il carabiniere fosse in auto con qualcun altro quando sarebbe occorso il tamponamento. Da quanto si apprende, l’uomo sarebbe stato riportato nella propria abitazione dalle forze dell’ordine dopo averlo sottoposto ai normali controlli del 118 per via del fatto che era in stato confusionale.

La vicenda è occorsa in un posto del Nord Est Italia. Da quanto riporta Fanpage, il militare in questione sarebbe libero dal servizio. L’uomo ha poi ricevuto una multa per aver guidato in stato di ebbrezza, come da norma del Codice della Strada. Tuttavia, i militari hanno comunicato che verranno effettuati ulteriori approfondimenti sulla vicenda.

Il video

Nel video diffuso sui vari social network,  si vede il carabiniere in questione in divisa, con pistola e manette sulla cintura, che evidentemente barcolla mentre ha un dibattito con altre persone. Queste persone dicono:«Lei è ubriaco marcio, ammazza la gente… a noi sequestrate la macchina e voi andate in giro ubriachi. Non chiamiamo i carabinieri, chiamo la polizia». Si sente anche la voce di una donna che dice:«Siediti almeno...».

Al militare avrebbero, oltre alla suddetta multa, ritirato anche l’arma in suo possesso. Come riporta Il Fatto Quotidiano, verranno inoltre valutati eventuali “profili di responsabilità“, prese le misure del caso e offerto il sostegno di solito previsto in casi di disagio.

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